L'APPELO
Occupyamo Piazza Affari
I loro affari non devono più decidere sulle nostre vite
Contro le politiche antisociali
del governo Monti e della Bce!
Per una società fondata sui diritti civili e sociali,
sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni!
Misure “lacrime e sangue” sono la ricetta del governo delle banche
e della finanza che, con il sostegno del centro-destra e del
centro-sinistra, è ormai in carica da oltre tre mesi. Il massacro
sociale del governo Monti dilagherà se verrà applicato il trattato
europeo deciso dai governi Merkel, Sarkozy e Monti. Ora vogliono
cambiare la Costituzione, senza consultare i cittadini e imponendo il
pareggio di bilancio. Ora vogliono imporre un trattato, il fiscal
compact, che impone la schiavitù del debito per vent’anni. Per vent’anni
dovremo sacrificare i diritti sociali e quelli delle lavoratrici e dei
lavoratori, per pagare il debito agli stessi affaristi e speculatori che
l’hanno creato.
Una crisi del sistema capitalista da cui le classi dominanti non
riescono ad uscire. L’individuazione di “medici” come Monti in Italia o
Papademos in Grecia, che in realtà non fanno che aggravare la malattia
scaricando sui lavoratori e sulle classi popolari il peso della iniqua
distribuzione del reddito con il conseguente peggioramento delle
condizioni di vita e l’eliminazione di diritti conquistati con anni di
lotte. Per questo diciamo NO alla precarietà e alla messa in discussione
dell’articolo 18, alla distruzione dello stato sociale, dei diritti,
della civiltà e della democrazia. Per questo diciamo NO alla distruzione
dell’ambiente, alle grandi opere, alla Tav.
Negazione della democrazia e repressione sono gli strumenti con
cui le classi dominanti stanno cercando di fermare e dividere il
movimento popolare che va opponendosi al dilagare della precarizzazione e
della disoccupazione di massa: lo abbiamo visto in questi giorni in Val
di Susa, ma anche contro molte lotte operaie e di resistenza sociale.
Chiediamo ai giovani e alle donne, alle lavoratrici e ai lavoratori,
ai precari, ai pensionati e ai migranti,
ai movimenti civili sociali e ambientali, alle forze organizzate,
di organizzare insieme una risposta a tutto questo
con una grande manifestazione nazionale a Milano il prossimo 31 marzo!
Unire le lotte per un'opposizione sociale e politica di massa,
capace di incidere e contare, dal territorio, alla scuola e
all’università, alle lotte per il lavoro: dalla Argol di Fiumicino alla
Wagon-Lits di Milano, alla Alcoa di Portovesme, alla Fincantieri, alla
Esselunga, alla Sicilia, alla Fiat e alle lotte dei migranti. Vogliamo
manifestare assieme a tutti i popoli europei, schiacciati dalle
politiche di austerità e dal liberismo, in particolare al popolo greco,
sottomesso ad una tirannide finanziaria che sta distruggendo il paese.
Vogliamo un diverso modello sociale ed economico in Italia e in
Europa, fondato sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni, per
riconvertire il sistema industriale con tecnologie e innovazione, per la
pace e contro la guerra, per lo sviluppo della ricerca sostenendo
scuola pubblica e università, per garantire il diritto a sanità, servizi
sociali e reddito per tutti, lavoro dignitoso, libertà e democrazia.
Il 31 marzo tutte e tutti in piazza a Milano:
ore 14.00 manifestazione nazionale dalla Bocconi a Piazza Affari
Occupyamo Piazza Affari! Costruiamo il nostro futuro!
Il 31 marzo tutte e tutti in piazza a Milano:
ore 14.00 manifestazione nazionale dalla Bocconi a Piazza Affari
Occupyamo Piazza Affari! Costruiamo il nostro futuro!
Appello “Occupyamo Piazza Affari”
Nessun commento:
Posta un commento