Dal Sole24ore:
Berlino frena i treni ad alta velocità. In un'intervista al periodico
«Wirtschaftswoche» il presidente delle ferrovie tedesche, Rudiger
Grube, ha annunciato che la prossima generazione degli Ice - equivalenti
ai TGV francesi e agli Etr 500 italiani - non viaggerà più a 300
chilometri all'ora, ma "solo" a 250. «Per la Germania la velocità di 250
chilometri all'ora è più che sufficiente - ha spiegato Grube -, tanto
più che le tratte dove gli Ice possono raggiungere i 300 all'ora sono
solo due: Colonia-Francoforte e Norimberga-Ingolstadt».
Costruirne di nuove costerebbe troppo. Il rallentamento da 300 a 250
della velocità massima comporta una serie di vantaggi: minor costo di
produzione e di manutenzione dei treni, e minor costo di manutenzione
delle linee. Grube ha inoltre ricordato che la minore velocità riduce i
ritardi dovuti alle perturbazioni del traffico, e rende più facile il
rispetto delle coincidenze.
Meno velocità in cambio di maggiore affidabilità, insomma. La strategia annunciata da Grube rappresenta un dietrofront rispetto a quella del suo predecessore, Hartmut Medhorn; secondo Grube, inoltre, è stata oggetto di accese discussioni all'interno della società, soprattutto con i vertici della divisione che gestisce il traffico a lunga percorrenza.
La Deutsche Bahn ha assegnato l'anno scorso alla Siemens una commessa da 6 miliardi di euro per 220 nuovi treni Ice, che dovrebbero entrare in servizio entro il 2020 in sostituzione di quelli di prima e seconda generazione e anche degli attuali convogli Intercity; la loro velocità - è già stato annunciato - sarà di 230 o 250 chilometri l'ora a seconda del tipo. Secondo «Wirtschaftswoche» anche la francese Sncf avrebbe per ora deciso di rinunciare al previsto aumento della velocità massima dei Tgv dagli attuali 300-320 kmh a 350.
Meno velocità in cambio di maggiore affidabilità, insomma. La strategia annunciata da Grube rappresenta un dietrofront rispetto a quella del suo predecessore, Hartmut Medhorn; secondo Grube, inoltre, è stata oggetto di accese discussioni all'interno della società, soprattutto con i vertici della divisione che gestisce il traffico a lunga percorrenza.
La Deutsche Bahn ha assegnato l'anno scorso alla Siemens una commessa da 6 miliardi di euro per 220 nuovi treni Ice, che dovrebbero entrare in servizio entro il 2020 in sostituzione di quelli di prima e seconda generazione e anche degli attuali convogli Intercity; la loro velocità - è già stato annunciato - sarà di 230 o 250 chilometri l'ora a seconda del tipo. Secondo «Wirtschaftswoche» anche la francese Sncf avrebbe per ora deciso di rinunciare al previsto aumento della velocità massima dei Tgv dagli attuali 300-320 kmh a 350.
Nel nostro Paese Trenitalia ha appena assegnato a Bombardier e
Ansaldo Breda la commessa per i nuovi treni ad alta velocità. In
quell'occasione l'amministratore delegato Mauro Moretti ha annunciato
che i supertreni italiani sfrecceranno a 360 all'ora.
Ma quanto si perde davvero ad andare un po' più piano? Nel caso del nostro Paese, per esempio, le due tratte più lunghe che i treni possono percorrere a 300 all'ora sono quelle da Tavazzano (tra Milano e Lodi) a Modena (circa 150 chilometri) e tra Roma e Napoli (poco meno di 200). Su 150 chilometri di percorso la perdita di tempo rallentando da 300 a 250 all'ora è di sei minuti, che può essere compensata in parte da una maggiore accelerazione. Tenuto conto che da Bologna a Firenze la differenza è irrisoria e che da Firenze a Roma la linea è comunque limitata a 250 all'ora, la perdita di tempo da Milano a Roma sarebbe dunque compresa tra i 5 e i 10 minuti.
Ma quanto si perde davvero ad andare un po' più piano? Nel caso del nostro Paese, per esempio, le due tratte più lunghe che i treni possono percorrere a 300 all'ora sono quelle da Tavazzano (tra Milano e Lodi) a Modena (circa 150 chilometri) e tra Roma e Napoli (poco meno di 200). Su 150 chilometri di percorso la perdita di tempo rallentando da 300 a 250 all'ora è di sei minuti, che può essere compensata in parte da una maggiore accelerazione. Tenuto conto che da Bologna a Firenze la differenza è irrisoria e che da Firenze a Roma la linea è comunque limitata a 250 all'ora, la perdita di tempo da Milano a Roma sarebbe dunque compresa tra i 5 e i 10 minuti.
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