LA NAZIONE FIRENZE 16/11/2010
Cantieri Tav, allarme sicurezza: «Manca chi controlla».
L’Osservatorio ambientale è scaduto da 20 giorni. Idra accusa: «Ripristinare subito l'attività di vigilanza».
L’ALTA VELOCITÀ agita i sonni di una bella fetta di fiorentini, tra il rumore delle betoniere e i veleni tra i comitati e Palazzo Vecchio che, a sua volta, fa a cazzotti con Roma. Un bel po’ di confusione, insomma.
C’è una certezza però, almeno per il momento, si tratta di una casella vuota: nessuno controlla i lavori, l’Osservatorio ambientale, da due settimane, non c’è più. L’allarme, già lanciato dall’associazione Idra (rilanciato dopo il “clamoroso crollo di Bologna”) torna così a far discutere. L’assenza dell’organismo di controllo ambientale, che ha il compito di vigilare sulla gestione dei cantieri e sull’impatto dei lavori sulla popolazione, fa drizzare i capelli in testa agli ambientalisti che proprio in queste ore stanno chiedendo a gran voce al sindaco Matteo Renzi di attivarsi per ripristinare l’attività di verifica.
«Già nel 2008 l’Osservatorio fu sospeso per 5 mesi, dico solo è una situazione molto pericolosa» avverte Girolamo Dell’Olio di Idra.
Nel frattempo si moltiplicano le segnalazioni e i controlli, in particolare sulle falde, dagli stabili vicini ai cantieri. Ciò che più preoccupa però è l’aspetto legato alla salute dei cittadini. C’è il problema delle polveri sottili e dell’impatto dei rumori durante i lavori. Infine, lo spettro dello stress da rumore.
Chi si sta dando da fare sono i volontari di Medicina democratica, che, con il comitato No Tunnel Tav, da poco hanno aperto in città, zona Romito, uno Sportello salute intitolato alla memoria di Pietro Mirabelli, operaio italiano recentemente scomparso in Svizzera. «Per ora non abbiamo incontrato i cittadini, stiamo facendo soltanto alcuni incontri per prepararci a gestire eventuali emergenze - spiega Gianluca Garetti, medico ambientalista - Abbiamo già in programma diverse iniziative. Presto, per esempio, invieremo una lettera a tutti i medici fiorentini per sensibilizzarli sul problema dei cantieri dell’Alta Velocità. Quando i lavori entreranno nel vivo, infatti, molte persone probabilmente si rivolgeranno a loro per chiedere aiuti e consigli».
ntanto sul fronte Tav, torna a muoversi anche il mondo politico. La capogruppo di Perunaltracittà in Comune, Ornella De Zordo, ha chiesto che “sia inserita all’ordine dei lavori di lunedì la comunicazione del sindaco, con relativo dibattito in aula, su quale sia l’accordo raggiunto nel merito fra Ferrovie e Regione e sulla posizione dell’Amministrazione comunale, oltre a informazioni aggiornate sulla situazione dei cantieri di Campo di Marte e degli ex Macelli».
De Zordo punta inoltre il dito sulle posizioni “inaccettabili e contraddittorie” espresse dalla Regione e da Ferrovie. «Tutte e due - sostiene -rimandano al dopo tunnel la verifica di nuovi treni metropolitani, senza alcuna garanzia per il trasporto locale e le migliaia di lavoratori pendolari che usano ogni giorno con estremi sacrifici il servizio ferroviario». Dalla De Zordo a un altro capogruppo, Eros Cruccolini (Sel), per il quale «il sottoattraversamento e la Foster, se realizzati, non porteranno benefici per quanto riguarda il miglioramento del servizio, per cui si deduce che in una situazione di crisi economica come l’attuale le opere inutili non si devono realizzare ma bisogna investire quelle risorse per rafforzare le infrastrutture ferroviarie a livello regionale». In Provincia, intanto, i consiglieri di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno già presentato un’interrogazione sui cantieri, facendo riferimento alla voragine apertasi a Bologna.
Emanuele Baldi
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