Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi
Firenze, 28 maggio 2012
Egregio Presidente,
come
cittadine/i di gruppi e comitati che si oppongono alla realizzazione di
“grandi opere” (che noi definiamo documentatamente “inutili”) e di
“termovalorizzatori” (che in Europa si chiamano inceneritori) ci
sentiamo in obbligo di rispondere ad alcune sue dichiarazioni rilasciate
in questi giorni:
“Dico no all’ambientalismo di destra, cioè
all’ecologia antimodernista e contraria allo sviluppo di chi è contro la
Tav e i termovalorizzatori”
Crediamo sia opportuno farle diverse precisazioni per evitarle futuri fraintendimenti.
Molti di noi non si definiscono più ambientalisti, dopo aver visto cosa è stato ed è l'”ambientalismo del fare”.
Parlare
di destra e antimodernismo è fuorviante; siamo semplicemente donne e
uomini che non accettano di vedere la loro città preda della
speculazione e del cemento, non accettano che si possa vendere la salute
delle persone per realizzare profitti privati, non vogliono la propria
casa danneggiata senza alcuna utilità pubblica, non vogliono vedere il
patrimonio urbano, sociale e artistico della loro città venduto e a
rischio per gli interessi di pochi maneggiatori delle ruspe, non
sopportano di veder sperperate le risorse pubbliche (quindi anche
nostre) in opere inutili e/o dannose.
Da anni sui temi delle “grandi
opere inutili”, della raccolta dei rifiuti, delle privatizzazioni
cerchiamo un confronto da sempre negato; da anni abbiamo elaborato
alternative che sarebbero vantaggiose per l'intera società, ma si sono
rivolti gli occhi altrove, agli interessi della grande impresa
parassitaria e delle banche.
Tutte le giustificazioni alle grandi opere come il Passante TAV di Firenze, si stanno rivelando fasulle:
* fino a poco tempo fa ci sentivamo dire che la linea TAV del Mugello
avrebbe collegato Livorno con il Nord Europa, che quella linea avrebbe
fatto esplodere il trasporto delle merci su rotaia; ci dica signor
Presidente, quanti treni sono merci sono passati dalla linea TAV? Quante
tonnellate? Nemmeno una; lo sa vero?
* Abbiamo sentito che le
nuove linee e il Sottoattraversamento TAV di Firenze saranno l'occasione
per “liberare i binari per i treni regionali”. Quali treni Presidente,
se sulla linea che va a Bologna passando da Prato c'è praticamente un
deserto, se i treni regionali impiegano 30 minuti in più rispetto agli
anni passati? Di quale servizio regionale stiamo parlando, se da anni
assistiamo solo a tagli e riduzioni di servizi?
Ci definisce “di
destra”; di quale destra o sinistra sta parlando signor Presidente? Noi
vediamo che nella follia della corsa al profitto ormai sono immerse
anche le “cooperative”, quelle strutture che un secolo fa erano nate
come baluardo a difesa del lavoro e dei lavoratori. Vediamo che queste
cooperative si muovono con il più spregiudicato cinismo imprenditoriale;
stanno realizzando opere che non ci paiono propriamente “di sinistra”,
come la basi militari di Sigonella e di Vicenza, oppure raschiano il
terreno di Firenze solo in vista dei miliardi che sono stati promessi.
Noi non vediamo “destra e sinistra”, ma solo un unico, globale partito
degli affari.
Ci viene detto che “grandi opere” e inceneritori creano lavoro
* signor Presidente, è ampiamente dimostrato che la raccolta
differenziata spinta con il ‘porta a porta’ - che la civile Toscana
continua a non adottare, invece dell'incenerimento - creerebbe molti più
posti di lavoro e di miglior qualità a parità di costi, recuperando le
materie prime che stanno volgendo sempre più velocemente al termine,
riutilizzandole per fare altre cose. Con poche decine di lattine si fa
una bicicletta e con poche bottiglie di plastica si può fare una felpa,
ma la Toscana in fatto di differenziata e di riduzione è ancora ben al
di sotto degli obiettivi che la stessa Regione si è data.
* Lei
sa che genere di lavoro è stato quello nei cantieri TAV o della Variante
di Valico? Conosce tutti i giochi di appalti e subappalti che hanno
finito per ricadere solo sugli ultimi, cioè i lavoratori? Sa che si
avrebbero molti più posti di lavoro e di qualità migliore se si
decidessero opere necessarie come il potenziamento dei trasporti
regionali o la messa in sicurezza del territorio?
Le “grandi
opere inutili”, inceneritori compresi, non generano crescita economica,
non sono una leva keynesiana per lo sviluppo; al contrario sono solo uno
strumento di concentrazione di ricchezza pubblica nelle mani dei pochi
costruttori, in stretta sinergia col sistema bancario.
C'è un'ultima
illusione che vorremmo togliere: il welfare che lei dice di voler
salvare è assolutamente incompatibile con le politiche di
privatizzazione, di realizzazione di opere inutili. I soldi che vengono
destinati alle infrastrutture inutili e all'incenerimento sono tolti
proprio dai servizi per i cittadini, dalla sanità, dal sistema
previdenziale, dalla scuola. La modernità di cui Lei si fa campione,
signor Presidente è, nella sostanza, la solita ricetta vigente da
millenni che vede una minoranza privilegiata arricchirsi sempre di più a
scapito della collettività.
Noi capiamo che ormai siamo in vista
delle elezioni politiche, ma ci creda, l'unica cosa che dovrebbero fare
tutti i partiti, sarebbe quella di ritrovare un po' di credibilità, non
di giocare sullo scacchiere di alleanze strumentali.
Nella speranza di avere finalmente un dialogo con Lei e la Sua istituzione, La salutiamo cordialmente.
Coordinamento dei Comitati ATO Toscana Centro
Medicina Democratica, sez. Pietro Mirabelli, Firenze
Comitato Notunneltav Firenze
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