Dal blog di Xavier Jacobelli apprendiamo sgomenti quanto segue:
Siete terremotati? Avete avuto la casa rasa al suolo dal sisma? Avete perso tutti i vostri beni? Non siete assicurati? Tanto peggio per voi: la Repubblica Italiana non vi darà un euro.
L'ultima porcheria della Casta che ci ammorba la vita è tanto intempestiva quanto ributtante. Si chiama decreto legge n.59.
La pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale è datata 17 maggio 2012, meno di 72 ore prima del tremendo sisma che ha devastato l'Emilia Romagna.
In base alla riforma della Protezione Civile, d'ora in poi qualunque calamità naturale è interamente a carico del cittadino. In caso di terremoti, alluvioni, frane, tsunami, lo Stato non paga i danni subiti dai contribuenti, gli stessi piallati dall'Imu e dalle altre centinaia di tasse che nemmeno lo sceriffo di Nottingham si sognava di imporre.
Nel solito burocratese dei politici, il decreto legge stabilisce solennemente: "Al fine di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati, possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati. E questo per poter garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione".
Tradotto in italiano significa che o ti assicuri o in caso di calamità, t'attacchi.
Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha sentenziato: "Purtroppo,per il futuro dovremo pensare alle assicurazioni perchè lo Stato non è più in grado di fare investimenti sulle calamità: gli aquilani sono stati gli ultimi a ricevere assistenza". Con tanti saluti al principio costituzionale in base al quale tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato. Anche in caso di terremoto.
Una bestialità insopportabile, soprattutto in queste ore tremende per le popolazioni dell'Emilia-Romagna. Monti ha anticipato il ritorno dagli Stati Uniti per rendersi conto personalmente del disastro. Sarà bene che lui e le teste d'uovo gabelliere che l'accompagnano trovino il modo per cancellare il famigerato decreto spennaterremotati. L'ultima vergogna di uno Stato senza pudore.
Xavier Jacobelli
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