venerdì 25 febbraio 2011

Conferenza a Firenze sulla tortura sonora nella "guerra al terrorismo"

Segnaliamo questo invito a una conferenza in lingua inglese.


New York University La Pietra Policy Dialogues
invites you to the lecture 

Music as Torture in the United States’ ‘War on Terror’

By Professor Suzanne Cusick, New York University

Monday, February 28th at 6:00 pm

Villa La Pietra, Salone


Professor Cusick's talk will explore how United States authorities have systematically used music and sound as elements of detention and interrogation practices so harsh as to have been defined by some as psychological torture aimed at destroying prisoners’ subjectivities. She will use first person accounts of former prisoners to show how manipulations of the acoustic disrupted prisoners’ use of hearing and vocalization both to locate themselves in intelligible worlds and to create relationships with those worlds. It is this disruption of ordinary relationality that produces the desired destruction of subjectivity. Further, she shows that a focus on hearing, vocalization and psychological trauma is insufficient to explain the violence of what one former prisoner called “the music program.” The destruction of prisoners’ subjectivities partly depends on the acoustically and philosophically salient fact that manipulations of the acoustical environment produce the somatic effect of sympathetic vibration. Always compelled by the physical properties of sound to vibrate in their very bones with those sounds, the prisoners subjected to the music program have no choice but to become, themselves, the characteristic sounds of their captors. This is an ultimate kind of violence that batters prisoners’ bodies, shatters the capacity to control the acoustical relationality that is the foundation of subjectivity, and blasts away all sense of privacy, leaving in its place a feeling of paradoxically unprivate isolation.


For more information or to R.S.V.P. lapietra.policy.dialogues@nyu.edu or 055 5007.202
NYU La Pietra Policy Dialogues aims to make a creative contribution to contemporary public policy debate by bringing together a wide array of actors not commonly called upon to reflect on policy questions or to sit at the same table together, including academics, politicians, business leaders, and other public intellectuals, with the ultimate goal of building a rich and diverse network across the Atlantic.

NYU La Pietra Policy Dialogues - Villa Sassetti, Via Bolognese 120, 50139 Florence, Italy - www.nyu.edu/lapietra/policy.dialogues/

giovedì 24 febbraio 2011

Memo Referendum Acqua Pubblica

Ven. 25 Febbraio 2011 ore 18,00

FIRENZE (FI), RIUNIONE REGIONALE CONGIUNTA

Referendum Acqua Pubblica - Comitato Regionale /Provinciali-Territoriali
http://www.acquabenecomunetoscana.it/spip.php?article13184

presso

sede regionale ARCI Toscana (Firenze - Piazza dei Ciompi)

Porteranno un saluto e un contributo ai ns. lavori :

Paolo Carsetti e Corrado Oddi

del Comitato Referendario Nazionale

"2 SI' PER L'ACQUA BENE COMUNE"

Sempre in stessa date e sede alle ore 16,00 una delegazione del Comitato Referendario Naz.

"2 SI' PER L'ACQUA BENE COMUNE"

incontrerà una delegazione naz. delle realtà di Movimento impegnate sul Referendum contro il nucleare

mercoledì 23 febbraio 2011

Il WWF si schiera contro l'autostrada della Maremma

Contrariamente a quanto avevano trionfalmente annunciato alcuni organi di stampa gli ambientalisti, raccolti intorno a Italia Nostra, WWF, Forum ambientalista e il Coordinamento Comitati e Associazioni Ambientaliste della provincia di Grosseto, Alto Lazio e Maremma Livornese rimangono contrari al progetto dell'Autostrada della Maremma.

Alleghiamo il comunicato del WWF:

Il prosieguo dei lavori di progettazione ed analisi per la realizzazione di un’autostrada in Maremma ha aperto un confronto su cui è importante avere chiare le posizioni di ciascuno. In particolare il fatto che siano stati sventati progetti peggiori, con tracciati devastanti, non significa che il WWF esprima condivisione per la realizzazione di un’autostrada che, seppur in maniera inferiore soprattutto in prospettiva, modificherà l’attuale assetto territoriale.

Riconoscendo l’esigenza di migliorare la sicurezza, il WWF ha sostenuto un adeguamento in sede della statale Aurelia, cosa ben differente dal costruire un’autostrada al posto dell’attuale statale. Tutti gli studi sui flussi di traffico dimostrano infatti come l’ipotesi autostradale rappresenti una soluzione inutile, costosa e più dannosa rispetto al miglioramento nei termini già elaborati sin dal 2000 da un apposito progetto ANAS. Inoltre la scelta autostradale va in controtendenza con le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici poiché ha inevitabili conseguenze sul piano delle emissioni, impatti pesanti su ambienti fragili e di grande valore naturalistico. Avrà le ripercussioni negative non solo in Maremma, ma anche a maggiori distanze, come sul punto di connessione sul Grande Raccordo di Roma oltre che sull’Autostrada Roma Fiumicino già sovraccarica per la realizzazione dei nuovi insediamenti commerciali e fieristici.

Le preoccupazioni del WWF si basano poi sul fatto che qualunque sia la scelta autostradale questa rischi sempre di portare con sé una serie di fattori aggiuntivi che col passare del tempo diventano difficilmente controllabili. Basti pensare agli insediamenti che sorgono abitualmente intorno agli svincoli, ai capannoni, all’aumento della pressione edilizia per realizzare seconde case che sarebbero più facilmente raggiungibili grazie alla nuova infrastruttura. Occorre, inoltre, una valutazione ambientale complessiva. La stessa SAT, la società incaricata di costruire e gestire l’autostrada, conosce molto bene gli impatti che l’opera potrebbe produrre tant’è che sta presentando gli studi di impatto ambientale per i singoli lotti, che impediscono e minimizzano una visione complessiva delle problematiche.

Il WWF, pertanto, con estremo rigore affronta il confronto sugli interventi che si vogliono realizzare in Maremma e rivendica, assieme al movimento ambientalista, di essere già riuscito a sventare rischi e pericoli che derivano dai progetti di autostrade costiere o interne che nel corso degli anni sono stati avanzati. Il WWF pertanto continuerà la propria azione che è volta alla salvaguardia di uno dei tratti d’Italia più caratteristici sotto il profilo culturale e paesaggistico e più importanti sotto l’aspetto ambientale. Basti ricordare che a Capalbio è nata la prima Oasi del WWF, oggi Riserva Naturale dello Stato, e che lungo la costa maremmana il WWF gestisce l’Oasi di Orbetello, anch’essa Riserva Naturale dello Stato, le Oasi di Bosco Rocconi ed Orti Bottagone. In passato il WWF ha poi gestito l’Oasi di Vulci, ha contribuito a far nascere aree protette come la Feniglia, le saline di Tarquinia, la Diaccia Botrona, il parco della Maremma. L’autostrada verrebbe ad alterare per sempre questo territorio e pertanto ogni intervento che dovrà essere fatto va definito con infinita prudenza e con estremo rigore.

L'originale si può trovare a questo link.

lunedì 21 febbraio 2011

Incontro alla Fondazione La Pira sul conflitto israelo-palestinese

Giovedì 24 febbraio alle 18, a Firenze, presso la Fondazione Giorgio La Pira (in via La Pira 5) si terrà un incontro pubblico sul conflitto israelo-palestinese.

La locandina dell'evento con i dettagli:

Aeroporto di Ampugnano, per i PM la privatizzazione è irregolare.

Articolo tratto da Il Fatto Quotidiano:


I pm: “Ecco la prova della truffa a Siena”

Le carte sull'aeroporto che interessava al Monte Paschi. Nell'inchiesta in cui è coinvolto il presidente della barca, Mussari, si scopre che la firma sulla privatizzazione dello scalo non regolare

Come si fa a valutare un’offerta per la privatizzazione di un bene pubblico, un aeroporto addirittura, stando a decine e decine di chilometri di distanza dal luogo dove si svolge materialmente l’esame degli atti? Impossibile? Con lo scalo senese di Ampugnano è successo. Alle 9 e 30 della mattina del 10 settembre 2007, proprio mentre nella sede centrale del Monte dei Paschi al numero 2 di piazza Salimbeni a Siena, veniva avviata la fase cruciale, ufficiale e formale della privatizzazione, il responsabile della procedura, Lorenzo Biscardi, era da un’altra parte. Dove? Quasi sicuramente si trovava in viaggio sull’autostrada del Sole da Roma verso Nord per poi dirigersi attraverso il raccordo Siena-Bettolle a Sinalunga e a San Gimignano. E neppure il giorno successivo Biscardi si trovava dove sarebbe dovuto essere, cioè dove si stavano vagliando le offerte.

La verità nelle celle telefoniche
I suoi spostamenti e gli orari sono stati desunti dall’esame delle celle telefoniche agganciate di volta in volta dal suo telefonino, esame effettuato con pazienza certosina per conto della magistratura dai carabinieri del nucleo investigativo e dai finanzieri della tributaria di Siena e inserito in un dossier di 700 pagine contenente numerosissime intercettazioni telefoniche. Un voluminoso incartamento che Il Fatto Quotidiano ha potuto consultare.
Stando ai verbali ufficiali della riunione, invece, Biscardi non solo sarebbe stato presente all’apertura della procedura di selezione, ma avrebbe consegnato alla commissione di valutazione una serie di atti: i plichi con le offerte presentate dai due concorrenti in lizza, la copia dell’invito a manifestare interesse pubblicato sia sul sito dell’aeroporto di Ampugnano sia sul Sole 24 Ore del 30 giugno 2007, una copia della lettera di invito inviata a tutti i soggetti che avevano manifestato interesse. Stando così le cose, delle due l’una: o gli inquirenti che hanno indagato sulla faccenda hanno preso un clamoroso abbaglio, oppure è fasullo il verbale di quella riunione importante, anzi, determinante, per quanto riguarda il processo di privatizzazione dell’aeroporto di Siena. E se è fasullo il verbale, tutta l’operazione di privatizzazione rischia di essere viziata.
I magistrati della Procura della Repubblica di Siena nell’estate di un anno fa hanno messo sotto indagine per turbativa d’asta Lorenzo Biscardi e altre 15 persone tra cui spicca il nome di Giuseppe Mussari, il banchiere Pd. Già in ottimi rapporti con Massimo D’Alema, Mussari è uno dei personaggi più influenti e in vista del mondo italiano del credito: presidente dell’associazione dei banchieri (Abi), presidente del Monte dei Paschi e in passato presidente anche della Fondazione del Monte e della commissione di indirizzo della Cassa depositi e prestiti, forziere della liquidità statale, posseduta per il 70 per cento dallo Stato e per il restante 30 da 66 fondazioni bancarie tra cui quella del Monte.
Il soggetto a cui era stato affidato l’aeroporto senese attraverso la procedura di selezione su cui insistono le indagini e gravano i sospetti è proprio un organismo finanziario collegato alla Cassa. Si chiama Galaxy ed è un fondo di private equity di diritto lussemburghese in cui hanno una partecipazione anche la francese Caisse de Dépots et Consignations (Cdc) e la tedesca Kreditanstalt fur Wideraufbau (KfW). Nelle intenzioni dei promotori della privatizzazione, proprio Galaxy sarebbe dovuto diventare il motore del nuovo corso dell’aeroporto di Ampugnano acquisendo il controllo della società di gestione con il 56,38 delle azioni. Il 4 agosto di un anno fa la Procura della Repubblica di Siena ha invece sequestrato la quota di capitale acquisita dal fondo lussemburghese (valore 12 milioni di euro) in attesa che la vicenda giudiziaria si concluda.

La facile vittoria di Galaxy
Il sospetto è che la selezione dei candidati per la privatizzazione sia stata poco più che una messa in scena e che ci fosse già un vincitore designato, Galaxy, appunto. Ci sono elementi che danno corpo a questa ipotesi. Uno dei più significativi è una dichiarazione del presidente degli artigiani senesi (Cna), Massimo Guasconi, apparsa sul periodico Camera di commercio news nel marzo 2007, cioè più di sei mesi prima che per la privatizzazione dell’aeroporto fosse ufficialmente scelto il fondo Galaxy. In quella dichiarazione, Guasconi si complimentava con la banca Monte dei Paschi, con il presidente dell’aeroporto Enzo Viani, che è anche tesoriere del Grande Oriente d’Italia, e con “tutti gli altri soci istituzionali” per “l’accordo siglato con il fondo Galaxy” e si felicitava con tutte quelle “persone che nella sinergia con Galaxy hanno creduto”.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, inoltre, la privatizzazione e il conseguente potenziamento dello scalo senese potrebbero avere “punti di cointeresse” con l’operazione immobiliare di lusso e su larga scala nella località senese di Bagnaia, proprietà dell’Agricola Merse, società della famiglia Monti-Riffeser, quelli della catena di giornali del centronord, Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino e Qn, società in cui anche il Monte dei Paschi era entrato con una quota di capitale di circa 5 milioni di euro, pari a un quinto del totale. In quella zona sono in costruzione decine e decine di ville a ridosso di un nuovo campo di golf, destinate a vip italiani e di mezza Europa. Gli inquirenti non escludono che il potenziamento dell’aeroporto senese sia stato pensato in funzione anche degli spostamenti di questa gente di rango così da fare inevitabilmente schizzare il prezzo degli immobili in fase di realizzazione.

Nel dossier gli inquirenti parlano anche dei metodi usati dai fautori della privatizzazione dello scalo senese per superare le perplessità del ministero dei Trasporti, dell’Enac (Ente dell’aviazione civile) e dell’assessore regionale, Riccardo Conti. Su quest’ultimo, in particolare, convinto che fosse poco sensato puntare sul potenziamento dell’aeroporto senese quando in Toscana ci sono già due grandi scali ben avviati, e cioè Pisa e Firenze, si indirizza l’insistenza di una bella fetta di amministratori locali senesi. Per superare gli ostacoli e le contrarietà del ministero e dell’Enac, invece, l’uomo prescelto è il senatore Franco Mugnai del Pdl, toscano di Castell’Azzara, ex An, grande amico del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Per le sue prestazioni professionali, il minuscolo aeroporto di Siena gli aveva affidato un incarico del valore di 300 mila euro.

Daniele Martini

Da Il Fatto Quotidiano del 20 febbraio 2011

Rapporto di Greenpeace sul rigassificatore di Livorno

Pubblichiamo il rapporto "Complotto in alto mare", stilato da Grennpeace, nel quale emergono tutti i dubbi e le insensatezza riguardanti il progetto del rigassificatore di Olt, che dovrebbe sorgere al largo di Livorno, laddove è situato il Santuario dei Cetacei.

Pisa, incontro con Luca Martinelli

Comitato Provinciale Pisano 2 SÌ per lAcqua Bene Comune

Nellimminenza della consultazione referendaria

CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELLACQUA

sabato 26 febbraio, ore 18

presso il convento dei Frati Minori in piazza S.Croce in Fossabanda 1, Pisa

incontro con LUCA MARTINELLI diAltreconomia

autore del libro “Lacqua è una merce - Perché è giusto e possibile arginare la privatizzazione

Unoccasione di informazione, riflessione ed approfondimento sui temi del referendum


martedì 15 febbraio 2011

Due spot per la scuola pubblica statale.

La redazione di Megachip ha adottato due video realizzati da genitori che avevano ascoltato il file audio (voce di Paolo Poli) realizzato dal gruppo di Alternativa che lavora a difesa della scuola pubblica. Qui potete trovare il post di Michele Maggino che che spiega il perché dell'urgenza e l'importanza di una strenua battaglia a difesa della scuola pubblica. E statale.




Firenze, Convegno su Fisco, Evasione e Debito Pubblico



Fisco, Evasione, Debito Pubblico
Torniamo alla Costituzione

SABATO, 26 FEBBRAIO 2011 ORE: 10,00 – 18,00

Organizzato dalle associazioni ARDeP e Articolo 53


CIRCOLO ARCI “R. ANDREONI” - COMMISSIONE CULTURA

FIRENZE, VIA A. D’ORSO 8




Per consentire la migliore organizzazione,
COMUNICARE la partecipazione,
indicando nomi e cognomi dei partecipanti,
in una nota indirizzata alla casella

lunedì 14 febbraio 2011

Referendum acqua pubblica, firma per l'accorpamento con le amministrative

Da oggi, per iniziativa dei promotori della campagna referendaria "L'acqua non si vende", è possibile firmare online l'appello per l'accorpamento delle date del voto della consultazione referendaria e delle elezioni amministrative.
Per firmare potete andare sulla home-page del sito wwwacquabenecomune.org o al seguente link: http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_petitions&view=petition&id=171