martedì 30 novembre 2010

Firenze, il1 dicembre Assemblea pubblica sul tunnel AV

ASSEMBLEA
1 DICEMBRE 2010
ORE 21.00
Sala dell'Istituto Stensen
Viale Don Minzoni




Il Comitato che si batte contro la realizzazione del tunnel AV ha convocato un'assemblea pubblica per rendere edotta la cittadinanza riguardo i rischi che l'opera comporta. Nonostante i giudici debbano ancora pronunciarsi sui ricorsi presentati da numerosi cittadini, riguardo i rischi per gli edifici coinvolti, i lavori nella zona di Campo di Marte stanno procedendo a realizzare le paratie sotterranee porfonde da 32 a 25 metri; queste comprometteranno seriamente il deflusso della falda sotterranea creando i temuti rischi per gli edifici nella zona tra via Mannelli e via Masaccio, dall'altezza del ponte del Pino fino alla passerella pedonale sulla stazione.

Per questo è stata indetta una assemblea dei ricorrenti nell'azione legale e di tutti i cittadini per informare della situazione.

Vi sono inquietanti risultanze scientifiche emerse dall'enorme lavoro che il collegio dei tecnici ha elaborato a supporto dell'azione legale che devono essere portate a conoscenza della popolazione. Per questo motivo è importante la partecipazione di chiunque sia interassato alla salvaguardia della città.

venerdì 26 novembre 2010

Convocazione conferenza stampa "Bici sul tram"

NO SMOG FIRENZE - RETE AMBIENTALISTA

Città Ciclabile, Fare Verde, Fiab FirenzeInBici,

Italia Nostra, Medici per l'Ambiente, sTraffichiamo Firenze, Terra!

Firenze, 25 novembre 2010 Comunicato Stampa

CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA

"BICI SUL TRAM"

E' convocata per SABATO 27 NOVEMBRE, alle ore 12.00, presso il capolinea della linea 1 del tram, in Via Alamanni, la conferenza stampa per lanciare la richiesta della Rete Ambientalista NO SMOG FIRENZE della "bici sul tram".

Saranno presenti:

- Carla Lucatti, presidente di Città Ciclabile

- Massimo Boscherini, presidente di Fiab Firenzeinbici

- Margherita Signorini, di Italia Nostra Firenze

- Roberto Vassanelli, di Medici per l'Ambiente

- Maurizio Da Re, del gruppo FB "sTraffichiamo Firenze"

- Daniel Monetti, di Terra!

Sono stati invitati tutti i Consiglieri Comunali e hanno aderito e garantito la loro presenza:

- Eros Cruccolini - Sinistra Ecologia Libertà

- Ornella De Zordo, perUnaltracittà

- Giovanni Galli, Popolo della Libertà

- Giampiero M. Gallo, Partito Democratico

- Tommaso Grassi, Spini per Firenze

Marino Badiale e Massimo Bontempelli, la crisi del berlusconismo e l'alternativa politica

Berlusconi Il Tramonto Marino Badiale Massimo Bontempelli

giovedì 25 novembre 2010

Siena, dialoghi fra economia ed ecologia

A Siena ArcipelagoScec organizza un evento nazionale “Unicamente, dialoghi fra economia ed ecologia

Siena, venerdì 26 e sabato 27 novembre venerdì, ore 9,30-12,30 e 15-18,30 – sabato ore  9,30-12,30

Auditorium della Facoltà di Scienze Politiche (Via Mattioli 10)

“è preferibile sforzarsi di accendere un lume, anziché inveire contro le forze del male”
Federico Caffè

UnicaMente vuole avviare un percorso di riflessione che, attraverso il confronto, generi una nuova visione collettiva, in cui le esigenze delle persone, dell’economia e dell’ecosistema, non siano più divise e affrontate separatamente; vuole avviare un percorso costruttivo, che attraverso la partecipazione riesca a tradurre questi principi in progettualità concrete e condivise.

Daniel Tarozzi, “Movimento per la Decrescita Felice” Fare Rete per un nuovo rinascimento. Il Movimento per la Decrescita Felice

Cristiano Bottone, “Rete Internazionale delle Città in Transizione”
Mentre eravamo distratti: le ragioni per cui non riusciamo a cambiare  e le soluzioni emerse nel Movimento di Transizione

Alberto Zoratti, “Fair Coop”
Costruire dal basso un'economia di giustizia e la transizione verso una società sostenibile

Domenico Finiguerra (Sindaco di Cassinetta di Lugagnano) “Stop al Consumo di Territorio”
Terra, un bene comune da preservare

Sergio Marelli, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare (C.I.S.A.)
Le politiche alimentari globali e il diritto alla sovranità alimentare

Luigi Doria, Università Bocconi di Milano       
Moneta Locale e relazioni fra attori economici e sociali

Giorgio Mallarino, Presidente Federabitazione Liguria, bioarchitetto 
 La casa come microcosmo dell’ambiente

Pierluigi Paoletti, Presidente ArcipelagoScec, analista finanziario
Il progetto “Empori Territoriali” come espressione del nuovo paradigma nei rapporti sociali ed economici

L’incontro si svolgerà durante l’arco della giornata di Venerdì 26 Novembre, e la mattina di Sabato 27 Novembre 2010, mattinata in cui i relatori ed il pubblico si confronteranno sul progetto di ArcipelagoScec, “Gli Empori Territoriali”.
I buffet sono offerti dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Siena con le eccellenze dei produttori del Mercatale di Sovicille, preparate in collaborazione con l’Associazione Erbandando

A seguire, la sera di Sabato 27 Novembre, sarà organizzato un concerto in collaborazione con Siena Jazz nei locali della  Società Romolo e Remo, della Contrada della Lupa (Via Pian d’Ovile 94).

Siena, contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano

Pubblichiamo volentieri questo comunicato del Comitato contro l'Ampliamento dell'Aeroporto di Ampugnano (a pochi chilometri da Siena). Il Comitato si definisce così:

    "Comitato spontaneo di cittadini, apartitico e democratico costituitosi nell’agosto 2007 contro il progetto industriale di ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano-Siena. Il Comitato è sostenuto da: Italia Nostra, WWF, Legambiente, Farfalle Rosse, Rete dei Comitati per la Toscana di Asor Rosa, Ass. Filo d'Erba, Attac Italia, Ass. Pietra Serena, Comitato per la Salvaguardia della Montagnola Senese, Ass. Grilli Parlanti di Siena e la cittadinanza attiva dei comuni di Siena, Monteriggioni e Sovicille."
COMUNICATO DEL COMITATO CONTRO L'AMPLIAMENTO 
DELL'AEROPORTO DI AMPUGNANO

La presenza di centinaia di cittadini venerdi 19 nov. al circolo Arci di Sovicille ha detto in modo inequivocabile che l'attenzione alla vicenda aeroporto di Ampugnano è sempre viva; che i messaggi fuorvianti di presidenti provvisori e stampa compiacente non ingannano più nessuno; che la risposta è sempre pronta e generosa.

Maria Rosa Mariani, salutando e ringraziando tutti i presenti, li ha informati sulla confusa e grottesca situazione in cui si trovano:

- la società "Aeroporto di Siena spa", dopo il sequestro preventivodel 56,38% delle quote e l'ufficiale disimpegno di Galaxy Fund;

- il Consiglio di Amministrazione il cui numero legale minimo (4 consiglieri) è garantito dalla "presenza virtuale" della sig.a Namblard, (ora dimissionata e in giudizio con la stessa Galaxy) e il cui Presidente ha assunto anche le deleghe di Amministratore, esercitando un potere illimitato.

Angela Bindi ha presentato con competenza e chiarezza il progetto edilizio riguardante:

- demolizione e costruzione dell'aerostazione;

- ristrutturazione dell'ex-ristorante;

- installazione di 400mq di tensiostrutture.

Si tratta di 2-3 milioni di € buttati alle ortiche.

Angela ci ha anche informati di una sua recente e allarmante scoperta su cui sarà indispensabile fare chiarezza: una azienda di allevamento polli di Brescia ha chiesto di spandere la pollina sul sedime aeroportuale. Perchè? Pollina o liquami vari? come mai una ditta  bresciana viene fin qui a spandere anzichè conferire la pollina a chi
la trasforma in concime? Sedime aeroportuale = terra di nessuno?

Lorenzo Innocenti ha presentato il piano industriale, ancora bozza ufficiosa, che prevede:

- 100mila passeggeri nei primi 5 anni e circa 200mila nei successivi 5;

- perdite costanti fra 1 e 2 milioni ogni anno;

- mutui bancario di 6-8 milioni;

- ricapitalizzazione o nuovo partner privato di maggioranza.
Ha posto una semplice domanda:  sperperati i 5-6 milioni di capitale rimasto, i Soci pubblici dove troveranno i soldi, visto che la Fondazione MPS ha chiuso i rubinetti?

Contributi molto utili e interessanti sono venuti da:

Fernanda Cavari, Presidente della Associazione Ampugnano per lasalvaguardia del territorio; Sara Gualandi a nome di Italia Nostra;

Luciano Fiordoni, Massimo Angelini, Massimo Cavazzoni.

Una novità accolta da risate e applausi da tutta la sala sono stati gli spot pubblicitari: chi vuole vederli o rivederli può trovarli su you tube.

E' iniziata la sottoscrizione dell'APPELLO che alleghiamo e che consegneremo al Presidente della Provincia che incontreremo il 13 dicembre p.v

Sovicille, 21.11.10

- - - - - - - - - -
Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano - Siena Associazione Ampugnano per la salvaguardia del territorio ampugnano@gmail.com
www.comitatoampugnano.it
fax: 0577 1959091



APPELLO

AL SINDACO DEL COMUNE DI SOVICILLE  ALESSANDRO MASI

AL SINDACO DELCOMUNE DI SIENA
AL  PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SIENA  SIMONE BEZZINI

I SOTTOSCRITTI CITTADINI, RESIDENTI O DOMICILIATI NELLA PROVINCIA DI
SIENA,


                                                    PREMESSO

CHE HANNO VIVO INTERESSE ALLE VICENDE RIGUARDANTI L’AEROPORTO DI AMPUGNANO E LA SOCIETA’ DI GESTIONE DELLO STESSO;

CHE  IL PRESIDENTE DELLA SOCIETA’ “AEROPORTO DI SIENA SPA”, DOPOAVERE ANNUNCIATO L’ INTENZIONE DI INAUGURARE UNO STILE TRASPARENTE EPARTECIPATIVO NEI CONFRONTI DEI CITTADINI, HA FINORA MANCATO DI ATTUARLO;

CHE  VOGLIONO CONOSCERE IL PROGETTO DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DELL’AEROSTAZIONE  NONCHE’ ALTRI PROGETTI RELATIVI AD INFRASTRUTTURE,PIANTUMAZIONI, ECC;

CHE  VOGLIONO CONOSCERE IL  BUSINESSPLAN, ANCORA BOZZA UFFICIOSA, CHE SEMBRA  PREVEDERE  COSTANTI PERDITE NEI PROSSIMI 10 ANNI, LO SCAVALCAMENTO DEI FAMOSI 100MILA PASSEGGERI E, DI NUOVO, LA RICERCA DI UN SOCIO PRIVATO DI MAGGIORANZA;

CHE VOGLIONO ESSERE INFORMATI SULLO STATO DELL’ASSETTO SOCIETARIO ED ESPRIMERCI SUL FATTO CHE IL NUMERO LEGALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  SIA GARANTITO DALLA SIG.A NAMBLARD,  PRESENTE A TITOLO PERSONALE IN QUANTO ESTROMESSA DA  GALAXY FUND;


                                                 CHIEDONO

ALLE ISTITUZIONI CUI QUESTO APPELLO E’ RIVOLTO DI PROMUOVERE UN DIBATTITO SERIO  SUL NUOVO PROGETTO DI SVILUPPO  DELL’AEROPORTO DIAMPUGNANO (MANTENIMENTO, SVILUPPO, FUNZIONE, OPPORTUNITA’, PERICOLI,ECC), APERTO AI CITTADINI, ALLE ASSOCIAZIONI, AI PARTITI, PRIMA DIASSUMERE OGNI DECISIONE CHE INCIDERA’ FORTEMENTE SUL TERRITORIO.

martedì 23 novembre 2010

Firenze, la mafia che non si vede

Le mafie hanno nascosto le armi
e puntano all'economia della Toscana

Quattrocchi: "Imprese appetibili per la criminalità organizzata". Nell'ultima relazione semestrale della Dia si segnala un forte incremento delle estorsioni. L'esecuzione in piena regola di Stefano Ciolli, prima tramortito e poi dato alle fiamme dai soci catanesi

di FRANCA SELVATICI
La bomba del 27 maggio '93 fu un vero e proprio attacco al cuore di Firenze. Oltre alle vite innocenti spezzate, ai feriti gravi e gravissimi, al terrore, all'orrore delle case devastate e divorate dalle fiamme, tutta la città antica fu colpita. Il tritolo sventrò gli Uffizi, fece tremare Palazzo Vecchio, sobbalzare la cupola della chiesa di Santo Stefano al Ponte. C'erano vetri e macerie ovunque. Fu come la guerra, peggio della guerra, disse il pubblico ministero Gabriele Chelazzi. Quella stagione di sangue è ormai lontana ma l'attacco della criminalità organizzata a Firenze e alla Toscana non si è mai fermato. E' proseguito sotto altre forme. Meno cruente, più sotterranee. Mimetiche, ingannevoli, insidiose, invisibili. Comunque allarmanti.

Finanziaria di pace, De Zordo: "Il parlamento blocchi l'acquisto dei 131 caccia F35"

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo:

Comunicato stampa perUnaltracittà
Lista di cittadinanza - Firenze


Ornella de Zordo a nome della lista di cittadinanza perUnaltracittà ha scritto a deputati e senatori impegnati nell'approvazione della Finanziaria affinché sia bloccato l'acquisto dei 131 cacciabombardieri F35 Joint Strike Fighter che impegneranno il nostro paese fino al 2026 con una spesa di oltre 15 miliardi di euro. Nel 2011 i costi per la collettività saranno di circa 472 milioni di euro.

Tale spesa, in una Repubblica che "Ripudia la guerra" appare incredibile oltre che fuori luogo. In un momento di grave crisi economica in cui non si riescono a trovare risorse per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati e vengono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all’università e alle politiche sociali, destinare 15 miliardi di euro alla costruzione di 131 cacciabombardieri è una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese.

Chiediamo ai parlamentari che facciano tutto ciò che è in loro potere per non finanziare questi strumenti di morte e così fermare il programma, destinando le risorse risparmiate a programmi alternativi: una parte a iniziative di riconversione civile dell’industria bellica e agli interventi di cooperazione internazionale, che la scorsa manovra finanziaria ha più che dimezzato, e l’altra parte alla scuola, all’università, alla ricerca, alla cultura, alla sanità pubblica e alle energie rinnovabili.

La sottoscrizione di questo appello - lanciato dal sito Peacelink http://www.peacelink.it/nosoldiaF35 - prevede l’invio, in automatico, di una e-mail da parte di ciascun sottoscrittore a ciascuno dei deputati e dei senatori della Repubblica italiana, che si accingono in questi giorni a votare il “Programma di stabilità” per il prossimo anno.

Meccanotessile di Rifredi (Firenze)

 L'ex-Meccanotessile è una zona industriale dismessa a Firenze (zona Rifredi), di quasi 30 mila metri quadri, attualmente inaccessibile a causa di un contenzioso legale e dal futuro assai incerto.

Sul sito di Per Un'Altra Città, leggiamo....

"L'area del Meccanotessile non deve diventare oggetto di speculazione edilizia, né essere frazionata in funzioni differenziate tra residenziale, commerciale, uffici e parcheggi sotterranei con sovrastante una presunta area verde, così come riportato nel Master Plan presentato dalla Amministrazione in occasione dell'assemblea dei 100 luoghi". Così i consiglieri De Zordo (perUnaltracittà), Spini e Grassi (Spini per Firenze), che questa mattina hanno partecipato in Commissione urbanistica all'audizione del Comitato "Il Meccanotessile ai cittadini".

Conclusa la giornata “Percorsi comuni per la fraternità” a Loppiano (FI)

Segnaliamo con appena tre settimane di ritardo un evento interessante che ha avuto luogo in Toscana: l'incontro ecumenico tra musulmani e cattolici, con ben 600 partecipanti, che si è svolto all'inizio di novembre a Loppiano (Incisa Val d'Arno) in provincia di Firenze.


Gli interessati possono leggere i resoconti sui siti di Islam on Line e della Radio Vaticana.

venerdì 19 novembre 2010

Firenze, ciclo di incontri "Noi, oltre il mercato"

L'AUCS (Associazione Universitaria alla Cooperazione e Sviluppo) organizza il ciclo di incontri denominato "Noi, oltre il mercato. Voci da romanzieri economisti, neuropsicologi ed eretici".
Gli incontri si terranno al Polo delle Scienze Sociali di Novoli, ecco il programma.

1. Uno sguardo sulla crisi: differenti letture a confronto.

Martedì 23 Novembre 2010 ore 15.00 D4 0.07 Polo delle Scienze Sociali

Come diversi approcci della teoria economica ci aiutano a comprendere le cause dell’attuale crisi economica mondiale. Invitati: Emiliano BRANCACCIO, Università del Sannio, Consulente Tematico della Rivista on line “Economia e Politica”


2. Dare forma all’Università: governance e riforme.

Lunedì 29 Novembre 2010 ore 15.00 D15 0.05 Polo delle Scienze Sociali

Forme di governo, sistemi di valutazione, autonomia e responsabilità, sono temi centrali del dibattito in corso in molti paesi europei, tra cui l’Italia, soprattutto alla luce dei recenti provvedimenti legislativi. Qual è la forma migliore di governance, quali le “migliori pratiche” per un sistema accademico, che deve svolgere una molteplicità e una complessità di funzioni, garantire una stretta connessione con il territorio e il mondo produttivo e al tempo stesso valorizzare le risorse e salvaguardare la propria autonomia?
Invitati: Daniele CHECCHI, Università Statale di Milano, Redattore della Rivista Online “laVoce.info”


3. Mente ed Economia.

10 dicembre 2010 ore 16.00 D6 0.04 Polo delle Scienze Sociali

Solo recentemente il comportamento economico è diventato oggetto di studio da parte di psicologia e neuroscienze; dai diversi studi emerge come gli individui adottino decisioni più complesse del semplice calcolo utilitaristico. Invitati: Alessandro INNOCENTI, Università di Siena Salvatore RIZZELLO, Università di Torino


4. Globalizzazione e distretti industriali. Il caso di Prato.

Data da definire (a febbraio)

“C'era una volta la Provincia italiana ricca, felice e molto produttiva. Che commerciava con l'estero, dava del tu ai colossi oltre confine con l'orgoglio di una identità, prima che nazionale, comunale.[…] Poi arrivarono i guru della globalizzazione a dire che si doveva cambiare, ad andare in televisione a sponsorizzare mercati stellari in Cina e a sostenere che il vecchio modello, quello dove si stava bene, andava male. Questa è "la storia della mia gente", non solo degli "stracciaroli di Prato", ma di una provincia felice e intelligente, sacrificata alla globalizzazione” (Edoardo Nesi) . Gli effetti dei grandi meccanismi globali nei contesti locali: la trasformazione del distretto industriale di Prato agli occhi di un’economista e di uno scrittore.
Invitati: Edoardo NESI, autore del libro “Storie della mia gente” e assessore alla cultura della provincia di Prato
Gabi DEI OTTATI, Università di Firenze


5. Economia della felicità.

Data da definire

"Il denaro non fa la felicità, figuriamoci la miseria" (Woody Allen). E' necessario indagare i rapporti che intercorrono tra felicità degli individui e denaro. Cosa persegue l'individuo? e cosa deve studiare la teoria economica? Invitati: Stefano BARTOLINI, Università di Siena

Firenze, cos'è un Gruppo di Acquisto Solidale

Cos'è un Gruppo di Acquisto Solidale?

Incontro "Cos'è un Gruppo di Acquisto Solidale?" Se ne parla con Camilla Lattanzi, del Gassolotto.
Quando
ven 19 nov 18:00 – 20:00
Luogo
Firenze, Centro Creatività e Cultura, via Brunelleschi 1 (mappa)

Cosimo Calamini, Le querce non fanno limoni

In molte parti della Toscana, in questo periodo, ci si scontra sul tema della costruzione di piccole sale di preghiera per i lavoratori migranti di fede islamica; sale che i media, esagerando, chiamano "moschee".

Su questo tema, è uscito un romanzo di Cosimo Calamini, Le querce non fanno limoni, che descrive in maniera inimitabile - e divertentissimo - quello che succede in un paese toscano, Montechiasso (Greve in Chianti, forse?) quando arrivano i musulmani.

Segnaliamo:




Livorno, referendum sul nuovo ospedale di Montenero Basso

Segnaliamo la mobilitazione a Livorno per il referendum contro la costruzione di un nuovo ospedale a Montenero Basso, che secondo i residenti avrebbe un pesante impatto ambientale ed economico; gli abitanti propongono invece la costruzione di un nuovo ospedale all’interno dell’area di Viale Alfieri.

Il referendum è promosso principalmente dai residenti, anche se ha trovato l'appoggio di altre forze molto variegate.

Non conoscendo direttamente la situazione, segnaliamo questo articolo sul tema.


Pisa, 5000 studenti in piazza contro la distruzione della scuola

Segnaliamo, con due giorni di ritardo, il notevole successo della manifestazione di Pisa contro la riforma Gelmini.

Pisa - Una grande giornata di mobilitazione: oltre 5000 persone in corteo; cariche della polizia sugli studenti medi che vogliono arrivare a Confindustria, sanzionate le banche. A fine corteo gli universitari occupano il Polo Carmignani, gli studenti medi occupano il geometri, azione di riappropriazione alla mensa universitaria.

Occidente, profitto genocida: siamo peggio di Stalin

 Un'importante riflessione di Franco Cardini, il noto storico fiorentino, sul tema cruciale dei nostri tempi.
 
Peggio questo materialismo di quello comunista, di gran lunga. Anzi, dal momento che il liberal-liberismo occidentale ha ormai dato luogo a un nuovo tipo di totalitarismo espresso dal “pensiero unico”, ritengo che ormai il paragone tra questo tipo di totalitarismo e, per esempio, lo stalinismo, sia aberrante e obiettivamente offensivo. L’offeso è lo stalinismo, beninteso. La tirannide staliniana nasceva comunque dalla deformazione statalista e centralistica di un desiderio e di un bisogno profondo – e, alla radice, nobile – di giustizia. La tirannide di quello che Jean Ziegler ha definito “l’Impero della Vergogna” nasce dallo sfrenato individualismo e dalla Volontà di Potenza dei protagonisti (persone e lobbies) delle società transcontinentali e dalle estreme conseguenze dello “scambio asimmetrico” imposto con la forza dagli europei fino dal XVI secolo a tutti gli altri popoli e che oggi ha condotto i quattro quinti dell’umanità a vivere sotto la schiavitù dell’indebitamento e della fame.

giovedì 18 novembre 2010

Nel 2010, il picco del petrolio, secondo fonti militari tedesche

Uno studio dell'esercito tedesco, che avrebbe dovuto rimanere riservato ma è stato pubblicato dal settimanale Der Spiegel, afferma che proprio in quest'anno, il 2010, che l'umanità avrebbe passato il cosiddetto "picco del petrolio", il momento di massima produzione, che sarà seguito inevitabilmente da un declino nella materia prima di base di tutto il sistema energivoro mondiale.

Su Informare per resistere, un'interessante riflessione sull'argomento.

Decrescita e transizione a Siena

Siena, 26-27 novembre 2010
Aula Magna di Scienze politiche, Via P. A. Mattioli 10
venerdì, 9,30-12,30 15-18,30 – sabato 9,30-12,30
è preferibile sforzarsi di accendere un lume,
anziché inveire contro le forze del male”
Federico Caffè

UnicaMente vuole avviare un percorso di riflessione che, attraverso il confronto, generi una nuova visione collettiva, in cui le esigenze delle persone, dell’economia e dell’ecosistema, non siano più divise e affrontate separatamente; vuole avviare un percorso costruttivo, che attraverso la partecipazione riesca a tradurre questi principi in progettualità concrete e condivise.

Daniel Tarozzi, “Movimento per la Decrescita Felice” 
Fare Rete per un nuovo rinascimento. Il Movimento per la Decrescita Felice
Cristiano Bottone, “Rete Internazionale delle Città in Transizione
Mentre eravamo distratti: le ragioni per cui non riusciamo a cambiare
e le soluzioni emerse nel Movimento di Transizione
Alberto Zoratti, Fair Coop
Costruire dal basso un'economia di giustizia e la transizione verso una società sostenibile
Domenico Finiguerra (Sindaco di Cassinetta di Lugagnano) “Stop al Consumo di Territorio
Terra, un bene comune da preservare
Sergio Marelli, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare (C.I.S.A.)
Le politiche alimentari globali e il diritto alla sovranità alimentare
Luigi Doria, Università Bocconi di Milano
Moneta Locale e relazioni fra attori economici e sociali
Giorgio Mallarino, Presidente Federabitazione Liguria, bioarchitetto La casa come microcosmo dell’ambiente
Pierluigi Paoletti, Presidente ArcipelagoScec, analista finanziario
Il progetto “Empori Territoriali” come espressione del nuovo paradigma nei rapporti sociali ed economici

L’incontro si svolgerà durante l’arco della giornata di Venerdì 26 Novembre, e la mattina di Sabato 27 Novembre 2010, mattinata in cui i relatori ed il pubblico si confronteranno sul progetto di ArcipelagoScec, “Gli Empori Territoriali”.

I buffet sono offerti dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Siena con le eccellenze dei produttori del Mercatale di Sovicille, preparate in collaborazione con l’Associazione Erbandando

A seguire, la sera di Sabato 27 Novembre, sarà organizzato un concerto in collaborazione con Siena Jazz nei locali della Società Romolo e Remo, della Contrada della lupa (Via Pian d’Ovile 94).


Le nuove generazioni ricorderanno questi anni come quelli della crisi ambientale e della crisi economica. Ricorderanno una società che guardandosi intorno, indietro, ma soprattutto davanti, nello specchio della sua coscienza e della sua memoria, scoprì il bisogno di cambiare; si sentì, finalmente, in crisi.
Le nuove generazioni, che sono poi le generazioni che attraversano oggi le nostre strade, ricorderanno la fretta che li spingeva avanti, e insieme una voce che non riconoscevano ma insinuava loro di fermarsi, per un momento, ad ascoltare. Ascoltare il proprio silenzio, da cui solo nascono le proprie domande: dove sto andando? Dove stiamo correndo?
Da questo enigma le nuove generazioni ricorderanno segnati quei tempi in cui la società scoprì il bisogno di cambiare; e ricorderanno come dopo essersi guardata intorno, indietro, ma soprattutto davanti, nello specchio della sua coscienza e della sua memoria, la società decise di prendersi un po’ di tempo per rifletterci.
Le nuove generazioni, che sono poi i figli di questo mondo, ricorderanno come la loro Economia, che costruirono con le proprie mani perché ascoltasse le loro esigenze, a un certo punto sulle sue gambe prese a correre tanto forte da poter ascoltare solo se stessa. Ricorderanno come anche la Terra, con cui avevano creato quell’economia, dopo tanta ingratitudine, cominciò a farsi irrequieta e a pretendere che fossero ascoltate anche le sue di esigenze. Le nuove generazioni ricorderanno quando la società si sentì, finalmente, in crisi perché ovunque intorno, indietro ma soprattutto davanti a lei, nello specchio della sua coscienza e della sua memoria, si sentì divisa in troppe esigenze che andavano tutte in direzioni diverse.
UnicaMente nasce dall’idea che tutte le crisi che la società di oggi si trova ad affrontare siano l’eco di una dissonanza di fondo, che parte dall’individuo moderno. Nasce dalla convinzione che il cammino per un’economia che ponga al centro le esigenze dell’essere umano è lo stesso che può riportare la società ad essere in armonia con l’ambiente che vive; e che per affrontarlo la società dovrà rigenerare le sue fondamenta, la capacità delle persone di sognare e agire insieme.
UnicaMente vuole avviare un percorso di riflessione che, attraverso il confronto, generi una nuova visione collettiva, in cui le esigenze delle persone, dell’economia e dell’ecosistema, non siano più divise e affrontate separatamente; vuole avviare un percorso costruttivo, che attraverso la partecipazione riesca a tradurre questi principi in progettualità concrete e condivise.
Le nuove generazioni, che sono poi le persone che hanno dentro di sé il sogno di un nuovo mondo, ricorderanno come tutte le crisi, che la società a un certo punto si trovava ad affrontare, diventarono chiare, perché illuminate dalla speranza. Quando guardandosi intorno, indietro, ma soprattutto davanti nello specchio della loro coscienza e della loro memoria, le nuove generazioni capirono che tutto era sempre stato nelle loro mani.
Da quella speranza è animato UnicaMente.

Risorse Comuni

Alternativa Toscana aderisce alla manifestazione di SOS L'Aquila chiama Italia

Alternativa Toscana aderisce alla manifestazione di SOS L'Aquila chiama Italia

La sezione toscana di Alternativa, laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa, aderisce alla manifestazione nazionale di Sabato 20 novembre all'Aquila, Macerie di democrazia, organizzata da SOS L'Aquila chiama Italia.

Alternativa Toscana è a fianco dei cittadini aquilani per una legge di iniziativa popolare che rilanci una politica della prevenzione e una politica economica basata sulla messa in sicurezza dei territori (il testo della proposta di legge si può trovare qui).

Alternativa Toscana inoltre fa appello a tutte le amministrazioni locali della Toscana, perché approvino un Ordine del Giorno di solidarietà con i  cittadini dell'Aquila (una bozza si può trovare qui), in cui si dichiara:

la partecipazione ufficiale alla giornata di mobilitazione indetta per sabato 20 novembre dall’assemblea permanente dei cittadini dell’Aquila e dei comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009;

di far propria la piattaforma della manifestazione, con particolare attenzione al problema del rimborso delle tasse, per il quale si chiede il trattamento simile a quanto concesso ai cittadini dell’Umbria e delle Marche, oltre quelli dell’Irpinia e della provincia di Foggia;

di chiedere al Parlamento nazionale di adottare un provvedimento teso a scongiurare il rimborso delle tasse nella loro interezza e dal gennaio 2011, oltre ad una legge sulle problematiche insorte nella gestione post-emergenza.

Stefania Corucci
Responsabile Alternativa Toscana
e-mail: alternativa.toscana@gmail.com
sito: http://alternativatoscana.blogspot.com/

Che cosa è Alternativa


Che cos'è Alternativa

È un laboratorio politico-culturale fondato da Giulietto Chiesa. Alternativa si è costituita come soggetto politico nel corso dell’Assemblea nazionale tenutasi a Genova il 30-31 ottobre 2010.

Rigorosa difesa e attuazione della Costituzione
Il pilastro centrale di Alternativa è la rigorosa difesa e attuazione della Costituzione.
Il programma di Alternativa è un’articolazione dei fondamentali principi affermati dalla nostra Costituzione.

Assunzione di responsabilità nei confronti delle generazioni future
Alternativa propone un'assunzione di responsabilità nei confronti delle generazioni future:
  • vogliamo lasciare ai nostri figli un pianeta abitabile, non degradato da inquinamento e rifiuti;
  • vogliamo che i nostri figli possano vivere con dignità, garantiti nei diritti fondamentali dell’uomo (lavoro, sanità, cultura, assistenza, cittadinanza...);
  • vogliamo bandire gli orrori della guerra dalla comunità umana;
  • siamo consapevoli che se non c’è giustizia nel mondo non può esserci giustizia neanche in Italia;
per queste ragioni Alternativa propone una politica alternativa a questo modello di sviluppo, che giunto al capolinea, produce su scala planetaria guerre, distruzione del territorio, disoccupazione, rifiuti, distruzione del valore sociale del lavoro, distruzione del futuro delle nuove generazioni, distruzione della cultura e degrado delle relazioni umane. Un degrado che si manifesta in forma particolarmente odiosa nei confronti delle persone anziane, contabilizzate come costo sociale. È dunque necessario promuovere una transizione verso un nuovo modello di società.
La transizione
La crisi attuale non è assimilabile alle tante che si sono succedute nel corso degli ultimi due secoli (e che, ricordiamolo, hanno prodotto l’orrore di due guerre mondiali). È la crisi di un modello che non ha più futuro perché è incentrato sull’idea della crescita infinita in un pianeta di risorse finite, in un contesto in cui la sempre maggiore potenza della tecnica, della produzione e dei consumi non sono più compatibili con le fondamentali esigenze della vita umana e dell’ambiente.
Come si colloca Alternativa rispetto ai tanti gruppi e movimenti che operano per promuovere il cambiamento e che si battono per la giustizia e la democrazia?
Alternativa è alternativa all’attuale sistema politico-economico e non ai movimenti che operano in direzione analoga. Anzi: Alternativa si propone come motore aggregante di comitati e movimenti estranei alla casta politica e sta avviando un processo costituente insieme a molti di questi movimenti. È inevitabile che in una fase di transizione come quella che già stiamo vivendo, i contribuiti siano tanti e diversi: la cosa fondamentale è che i tanti ruscelli progressivamente si integrino e diventino fiume.
Ciò che differenzia Alternativa dagli altri movimenti (attivi, con merito, su tematiche specifiche) è il ricondurre i tanti punti di crisi ad una più ampia visione globale: il punto cruciale sta nel prendere atto che l’ideologia dello sviluppo economico inteso come crescita senza limiti oggi non è più materialmente praticabile. È una posizione che, fondata su una rigorosa analisi storica, è comunque intuibile anche con il semplice buon senso.
Alternativa è di sinistra?
Alternativa non è di sinistra, di centro o di destra per una semplice ragione: gli ultimi trent’anni di storia dimostrano inequivocabilmente che i tradizionali partiti politici, nella loro variante di destra e di sinistra hanno ridisegnato l’Italia, e a livello globale il mondo, sulla base degli interessi esclusivi della folle economia della competizione senza limiti. I valori di emancipazione sociale, di giustizia e democrazia depositati nella Costituzione sono perseguibili a condizione di abbandonare l’ideologia della crescita infinita, cioè dell’orizzonte che accomuna tutti gli attuali partiti politici. Questo, oggi, è il vero punto dirimente. Ebbene, se si hanno a cuore quei valori, con questi partiti non sono possibili alleanze. La degenerazione dei partiti in Casta autoreferenziale è il frutto maturo di questo degrado. C’è bisogno di un’Alternativa e di un’altra rappresentanza.

Extracomunitari, degrado e insicurezza... un'occhiata diversa

Il blog molto fiorentino Io non sto con Oriana ci offre un'occhiata, polemica, ironica e diversa, alla tanto diffusa equazione "extracomunitari=degrado=insicurezza". Un articolo che merita riflessione.

mercoledì 17 novembre 2010

Il neoambientalismo italiano, di Alberto Asor Rosa

La difesa dell'ambiente, partendo dal territorio e dall'esperienza reale, è un elemento fondamentale per il laboratorio politico Alternativa.

Vi presentiamo quindi una riflessione sul tema di Alberto Asor Rosa, pubblicato oggi sul Manifesto, che offre alcuni spunti utili.

Il neoambientalismo italiano

Alberto Asor Rosa

In un suo recente articolo (il manifesto, 7 novembre) Guido Viale ci invita a «cambiare dal basso». Provo a mettermi il più direttamente possibile sulla sua lunghezza d'onda. Da più di quattro anni dirigo, coordino, assisto (la varietà delle prestazioni dipende dai gusti e dalle circostanze) una singolare organizzazione, che si è denominata: Rete dei Comitati per la difesa del territorio (da due anni divenuta anche Associazione, regolarmente «registrata» come tale). Sulla singolarità di tale organizzazione conviene soffermarsi un momento, perché ne deriva tutto il resto del ragionamento.

La Rete nasce dalla scelta spontanea e volontaria di un certo numero di Comitati di base, legati a loro volta all'identità di alcune battaglie locali (locali, ma non necessariamente di limitate dimensioni: basti pensare a casi come il sottoattraversamento Tav di Firenze o l'Autostrada tirrenica), di federarsi stabilmente in una sorta di mappa organizzata delle esperienze e delle strategie. La costituzione della Rete ha favorito l'incontro dei Comitati con alcune volonterose forze intellettuali, che ne rappresentano al tempo stesso la struttura di servizio e un luogo di originale elaborazione strategica. I due momenti non sono minimamente dissociabili; e non si rapportano fra loro in una specie di nuova gerarchia del potere (spesso, infatti, l'elaborazione strategica nasce in corso d'opera all'interno anche di un singolo Comitato, magari particolarmente avvertito). La Rete dei Comitati, intesa e praticata in questa forma, è ciò che noi siamo abituati a definire «neoambientalismo italiano», per distinguerlo dall'esperienza storica (per carità, positivissima) di altre associazioni ambientaliste più centralizzate e gerarchizzate.

La Rete è nata ed diffusa prevalentemente in Toscana, ma ha agganci e rapporti con situazioni liguri, venete, umbre, marchigiane, romane, laziali. Dialoga con le altre Associazioni (Italia nostra, Legambiente, Wwf), di volta in volta incontrandosi e distinguendosi. Ha rapporti eccellenti con il Fai. Recentemente ha aperto un canale di confronto e di scambio con un altro movimento, diverso ma consimile, «Stop al consumo di territorio», presente a sua volta soprattutto in Piemonte e Lombardia (ma anche altrove). Ma esperienze di Comitati sono attive in Italia ovunque. Anzi, più esattamente, ce ne sono in giro centinaia, di dimensioni che vanno dal microscopico ai supermassimi (NoTav di Val di Susa). Confinano o talvolta s'integrano con altre esperienze analoghe (Forum dell'acqua); invadono autorevolmente il campo istituzionale (lista «Per un'altra città», ben insediata nel Consiglio comunale di Firenze).
Insomma, i Comitati per la difesa del territorio, variamente organizzati e coordinati, sono una forma nuova di concepire e vivere la democrazia italiana. Anche per il solo fatto di esserci, appunto. Ma qualche ragionamento ulteriore può essere fatto. Gli ostacoli al cambiamento dal basso - per tornare all'indicazione di Viale - sono, a giudicare dalle mia esperienza, variabili e molteplici, ma tre sempre e ovunque risaltano. Sono:

1) Il conflitto inesauribile e insanabile, piccolo o grande che sia, con i poteri forti dell'economia, della speculazione e dello sfruttamento, che si manifestano in mille modi, da quello dichiaratamente delinquenziale a quello puttanescamente istituzionale;

2) la debolezza della risposta ad parte di una larga parte dell'opinione pubblica, e della maggior parte dei grandi mezzi di uno stravolto e magari morente (ma tuttora micidiale) modello di sviluppo (ancora Viale);
3) la pressoché totale sordità nei confronti di queste tematiche da parte di tutte (ripeto per brevità: tutte, ma potrei anche specificare) le forze politiche di livello nazionale. Il primo dovrebbe essere il nemico naturale di ogni difesa del territorio, della conservazione dei beni culturali, più in generale di una buona qualità della vita. Gli altri due, invece, nemici occasionali, episodici e dunque potenzialmente recuperabili: ma come? Ma quando?

Perché questi due obiettivi, che sono decisivi, si concretizzino e si avvicinino, bisogna secondo noi (qui esprimo il parere collettivo della Rete) imprimere alla battaglia ambientale un'accelerazione sia culturale che politica (il binomio qui è meno formale che altrove). Tale battaglia ruota sempre di più intorno alla nozione di «bene comune» (mi permetto di richiamare a tal proposito un mio articolo apparso nel dicembre 2008 su la Repubblica): le eredità culturali e artistiche, l'ambiente, il paesaggio, vanno intesi alla lettera, al pari dell'aria e dell'acqua, come patrimonio inalienabile delle generazioni umane presenti e anche, o forse soprattutto, future (si vedano, anche, gli studi e le proposte legislative elaborati in varie fasi da Stefano Rodotà). Su questo fondamento, una volta acquisito e diffuso, si possono basare una nuova cultura e una nuova politica, intese anch'esse nel senso più vasto.

In una recente riunione (Roma, 6 novembre) del Consiglio scientifico di cui la Rete si è dotata e della sua Giunta (illustrati, l'uno e l'altra, dalla presenza di molti dei più prestigiosi studiosi e specialisti del settore), sono state assunte due iniziative che si muovono nel senso predetto. La prima è la convocazione di una Conferenza nazionale dei Comitati che si occupano ovunque di difesa del territorio: l'obiettivo potrebbe esser quello di creare, non una Rete nazionale, ma una Rete di Reti, coerentemente con lo spirito del neoambientalismo, che non prevede, né in loco né fuori, rapporti gerarchici di direzione. La seconda è l'avvio della preparazione d'un grande Convegno, anch'esso nazionale, tematizzato su quello che potremmo sinteticamente definire: «Il disastro Italia», nel quale convogliare, in termini sia analitici sia di denuncia sia di progettualità propositiva, la grande risorsa intellettuale dei Comitati, accompagnata e intrecciata con quella dei molti studiosi e specialisti che l'hanno accompagnata, e che speriamo sia destinata a rafforzarsi ancor di più nel prossimo futuro.

Crescere dal basso dunque si può, ma solo se si contestualizzano e si organizzano, su di un orizzonte strategico più vasto, gli innumerevoli focolai locali. Il «salto di scala» è necessario perché ognuno di essi acquisti forza, allargando intorno a sé il consenso popolare e premendo in maniera decisamente più autorevole sulle forze politiche, locali e nazionali: cambiandone anche, cammin facendo, la natura. Mentre si studiano i modi per far fuori il cadavere di Berlusconi, e al tempo stesso si aprono le grandi manovre per assicurare la perpetuazione indefinita del berlusconismo, potrebbe essere questa una delle strade più serie e responsabili per garantire, insieme con la salvezza imprescindibile del territorio italiano, anche un salto in avanti di tutta la nostra democrazia.

Presentazione di un libro di Ilaria Agostini alla Specola - Firenze

Naturalia e Mirabilia - i giovedì del Museo

IL PAESAGGIO AGRARIO COME MONUMENTO CULTURALE

presentazione del libro:
Ilaria Agostini, Il paesaggio antico. Res rustica e classicità tra XVIII e XIX secolo,
Aión edizioni, Firenze, 2009

interverrano:
Piero Bevilacqua, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Francesco Pardi, Università degli Studi di Firenze
sarà presente l’autrice

giovedì 25 novembre 2010, ore 15,30
Salone degli scheletri
Museo di Storia Naturale, Sezione Zoologia, “La Specola”
via Romana, 17 - Firenze

http://www.msn.unifi.it/Article436.html

per informazioni:
tel. 055 2346760
www.msn.unifi.it

Firenze, iniziative del Giardino dei Ciliegi

Il GIARDINO dei CILIEGI
vi ricorda che questa settimana siete invitate/i a partecipare a 2 interessanti iniziative:

- MERCOLEDI' 17 alle ore 17,30 l'incontro con SUSANNA MAGNELLI, autrice di "Progetti all'aperto. Geografia per architetti"
(Aracne 2010), con mostra di pannelli realizzati da studenti. Introduce Sara Bartolini.

- VENERDI' 19 alle ore 18 il primo incontro su "FIRENZE PRECARIA", lavori precari e contrattazione, da un'idea di Correntealternata con la collaborazione del Giardino dei Ciliegi e USB (Movimento Precari).
Durante la serata cine/aperitivo di finanziamento e visione del documentario "Caro Parlamento" di Giacomo Faenza.

Cantieri Tav, allarme sicurezza: «Manca chi controlla»

LA NAZIONE FIRENZE 16/11/2010

Cantieri Tav, allarme sicurezza: «Manca chi controlla».
L’Osservatorio ambientale è scaduto da 20 giorni. Idra accusa: «Ripristinare subito l'attività di vigilanza».

L’ALTA VELOCITÀ agita i sonni di una bella fetta di fiorentini, tra il rumore delle betoniere e i veleni tra i comitati e Palazzo Vecchio che, a sua volta, fa a cazzotti con Roma. Un bel po’ di confusione, insomma. 

C’è una certezza però, almeno per il momento, si tratta di una casella vuota: nessuno controlla i lavori, l’Osservatorio ambientale, da due settimane, non c’è più. L’allarme, già lanciato dall’associazione Idra (rilanciato dopo il “clamoroso crollo di Bologna”) torna così a far discutere. L’assenza dell’organismo di controllo ambientale, che ha il compito di vigilare sulla gestione dei cantieri e sull’impatto dei lavori sulla popolazione, fa drizzare i capelli in testa agli ambientalisti che proprio in queste ore stanno chiedendo a gran voce al sindaco Matteo Renzi di attivarsi per ripristinare l’attività di verifica. 

«Già nel 2008 l’Osservatorio fu sospeso per 5 mesi, dico solo è una situazione molto pericolosa» avverte Girolamo Dell’Olio di Idra. 

Nel frattempo si moltiplicano le segnalazioni e i controlli, in particolare sulle falde, dagli stabili vicini ai cantieri. Ciò che più preoccupa però è l’aspetto legato alla salute dei cittadini. C’è il problema delle polveri sottili e dell’impatto dei rumori durante i lavori. Infine, lo spettro dello stress da rumore. 

Chi si sta dando da fare sono i volontari di Medicina democratica, che, con il comitato No Tunnel Tav, da poco hanno aperto in città, zona Romito, uno Sportello salute intitolato alla memoria di Pietro Mirabelli, operaio italiano recentemente scomparso in Svizzera. «Per ora non abbiamo incontrato i cittadini, stiamo facendo soltanto alcuni incontri per prepararci a gestire eventuali emergenze - spiega Gianluca Garetti, medico ambientalista - Abbiamo già in programma diverse iniziative. Presto, per esempio, invieremo una lettera a tutti i medici fiorentini per sensibilizzarli sul problema dei cantieri dell’Alta Velocità. Quando i lavori entreranno nel vivo, infatti, molte persone probabilmente si rivolgeranno a loro per chiedere aiuti e consigli». 

ntanto sul fronte Tav, torna a muoversi anche il mondo politico. La capogruppo di Perunaltracittà in Comune, Ornella De Zordo, ha chiesto che “sia inserita all’ordine dei lavori di lunedì la comunicazione del sindaco, con relativo dibattito in aula, su quale sia l’accordo raggiunto nel merito fra Ferrovie e Regione e sulla posizione dell’Amministrazione comunale, oltre a informazioni aggiornate sulla situazione dei cantieri di Campo di Marte e degli ex Macelli». 

De Zordo punta inoltre il dito sulle posizioni “inaccettabili e contraddittorie” espresse dalla Regione e da Ferrovie. «Tutte e due - sostiene -rimandano al dopo tunnel la verifica di nuovi treni metropolitani, senza alcuna garanzia per il trasporto locale e le migliaia di lavoratori pendolari che usano ogni giorno con estremi sacrifici il servizio ferroviario». Dalla De Zordo a un altro capogruppo, Eros Cruccolini (Sel), per il quale «il sottoattraversamento e la Foster, se realizzati, non porteranno benefici per quanto riguarda il miglioramento del servizio, per cui si deduce che in una situazione di crisi economica come l’attuale le opere inutili non si devono realizzare ma bisogna investire quelle risorse per rafforzare le infrastrutture ferroviarie a livello regionale». In Provincia, intanto, i consiglieri di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno già presentato un’interrogazione sui cantieri, facendo riferimento alla voragine apertasi a Bologna.
Emanuele Baldi

martedì 16 novembre 2010

Alternativa Toscana aderisce alla manifestazione di SOS L'Aquila chiama Italia

maceriedidemocrazia
SOS L'Aquila chiama Italia
All'ultima riunione dei militanti toscani del laboratorio politico Alternativa, si è decisa l'adesione alla manifestazione nazionale di Sabato 20 novembre all'Aquila, Macerie di democrazia, organizzata da SOS L'Aquila chiama Italia.

Le motivazioni dell'adesione di Alternativa Toscana sono le stesse che hanno portato il laboratorio politico Alternativa ad aderire a livello nazionale, e che citiamo qui dal sito di Megachip.



Alternativa, il laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa , aderisce alla manifestazione della rete di coordinamento 3 e 32 e all’appello “SOS – L’Aquila chiama Italia” lanciato dai comitati dei cittadini che si battono per la ricostruzione della città devastata dal terremoto del 3 aprile 2009, che si terrà all'Aquila il 20 novembre prossimo.

La lotta democratica delle popolazioni abruzzesi per la ricostruzione delle città e dei territori devastati dal terremoto del 3 aprile 2009 ha messo in luce la pessima gestione dell’attuale governo che, dopo aver usato come vetrina propagandistica il dramma dei territori colpiti dal sisma, ha letteralmente abbandonato a sé stesse le popolazioni senza avviare la ricostruzione e lo sgombero delle macerie che continuano a rendere la città dell’Aquila totalmente isolata ed inagibile.


Il business della ricostruzione è stato gestito con grande sperpero di denaro pubblico e in spregio alle più elementari regole di gestione democratica, negando qualsiasi partecipazione dal basso ai processi decisionali. Le popolazioni, deportate nelle new town, sono state destinate ad un futuro di isolamento ed emarginazione mentre dilagano il caro affitti, la precarietà e la disoccupazione.

Intanto, mentre il governo e l’intera classe politica pensano a grandi opere inutili, il territorio del Paese, devastato dalla speculazione e dalla cementificazione, si sbriciola e continua a mietere vittime. Il modello di sviluppo fondato sulla crescita infinita va ripensato per rilanciare una politica economica basata sulla salvaguardia dei territori, troppo spesso lasciati all’incuria della casta e al malaffare di amministratori corrotti.


ALTERNATIVA SOSTIENE LA LOTTA DEMOCRATICA DELLE POPOLAZIONI ABRUZZESI E ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DI SABATO 20 NOVEMBRE 2010 PER UNA POLITICA DELLA RICOSTRUZIONE GUIDATA DALLA PARTECIPAZIONE POPOLARE E DEMOCRATICA CHE METTA AL PRIMO POSTO IL BENE COMUNE, CONTRO IL MALGOVERNO E LE CRICCHE AFFARISTICHE CHE PROSPERANO SULLA PELLE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA DEL 2009.

ALTERNATIVA E’ A FIANCO DEI CITTADINI AQUILANI PER UNA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE CHE RILANCI UNA POLITICA DELLA PREVENZIONE E UNA POLITICA ECONOMICA BASATA SULLA MESSA IN SICUREZZA DEI TERRITORI.



ALTERNATIVA – Laboratorio Politico - Culturale
UFFICIO STAMPA – Cell. 3291089236
Roma, 15 novembre 2010

La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa si allea con l'industria delle armi di Livorno

Ci silurano: 934 milioni per la guerra 

A tanto ammonta la spesa per l’acquisizione del nuovo siluro pesante e di altri sistemi d’arma e infrastrutture militari, approvata dalle Commissioni difesa di Camera e Senato

Manlio Dinucci

Chi ha detto che le fabbriche sono in crisi e che il governo non fa niente? La Wass di Livorno va a gonfie vele: negli ultimi tre anni ha assunto cento persone, tutte altamente specializzate, portando il totale a 500, più 1000-1200 nell’indotto. La Wass (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei del Gruppo Finmeccanica)  ha stabilimenti anche a Genova e Pozzuoli e unità di lavoro a La Spezia e Taranto. I suoi prodotti sono molto richiesti anche all’estero: l’azienda ha clienti in 38 paesi. Il fiore all’occhiello della Wass è il Black Shark (Squalo Nero): un sofisticato siluro pesante di ultima generazione.
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La crisi non ha colpito la Wass – spiega la nota di bilancio – perché «operando con enti governativi non abbiamo risentito della congiuntura negativa». In altre parole, perché il governo italiano, come quelli di altri paesi, mentre taglia le spese in tutti i settori civili, continua ad aumentare la spesa militare, acquistando (col denaro pubblico) nuovi armamenti e creando nuove infrastrutture militari. La Commissione difesa della Camera ha appena approvato, dopo quella del Senato, l'acquisizione del nuovo siluro pesante per sommergibili U-212A. Si tratta di una evoluzione dello Squalo Nero, prodotta dalla Wass a un costo stimato di 87,5 milioni di euro (che, come di solito avviene, alla fine risulterà maggiore).

Grazie a questa maxi-commessa la Wass potrà potenziare la ricerca e sviluppo. A tal fine ha stipulato un accordo con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il cui Centro di ricerca sulla robotica marina si è insediato allo Scoglio della Regina a Livorno, grazie ai finanziamenti europei dei Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) ottenuti dal Comune. La convenzione – stipulata nel dicembre 2009 tra il Comune di Livorno, la Scuola Sant’Anna e la Wass – stabilisce che la Scuola mette  a disposizione della Wass le proprie conoscenze e attrezzature scientifiche, mentre la Wass mette a disposizione della Scuola i propri laboratori e impianti di sperimentazione.

In tal modo, avvalendosi della ricerca universitaria, la Wass può produrre armamenti ancora più sofisticati. E, fornendo un contributo finanziario alla Scuola Sant’Anna, dà impulso ad altre ricerche utilizzabili per applicazioni militari, mentre in generale si stanno riducendo i finanziamenti pubblici all’università e alla ricerca. Grazie a questa convenzione, ha dichiarato il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi (Pd), i saperi si intrecciano finalmente con l’industria, facendo fare alla nostra città un nuovo salto di qualità che la proietta nel futuro. Sarà quindi ora orgoglioso che l’industria bellica Wass, forte dei saperi della Scuola Sant’Anna, fabbricherà a Livorno nuovi e ancora più micidiali siluri pesanti.

Essi sono solo una parte della lista della spesa approvata dalle Commissioni difesa di Camera e Senato. Essa comprende, oltre ai siluri pesanti,  una unità navale di supporto subacqueo per incursori (125 milioni di euro), un sistema di acquisizione obiettivi controcarro (200 milioni), mortai di nuova generazione (22 milioni), dieci elicotteri (200 milioni), una nuova rete di comunicazioni Nato (236 milioni) e l’Hub militare di Pisa (63 milioni). In totale, circa 934 milioni di euro, che sicuramente lieviteranno. 

Fondi che saranno ricavati attraverso nuovi tagli alle spese sociali, compresi i contributi pubblici all’editoria, la cui drastica riduzione rischia di far tacere anche la nostra voce. Lo Squalo Nero è già stato lanciato per affondarci.

(il manifesto, 12 novembre 2010)

lunedì 15 novembre 2010

Haim David Fisher e le Torri Rotanti di Dubai, una truffa molto fiorentina

Non è affatto vero che cristiani, ebrei e musulmani non possano convivere felicemente. Basta che tutti e tre abbiano i soldi, comunque procurati.

E che i giornalisti si limitino a prendere per oro colato i comunicati stampa degli interessati, lasciando a noi blogger l’ingrato compito di indagare, senza essere pagati da nessuno e rischiando querele.

Prendiamo il caso delle Torri Dinamiche del signor Haim David Fisher, nato a Tel Aviv e laureatosi nel 1976 a Firenze, una città che è diventata la sua seconda patria. Anzi, per motivi che capirete alla fine di questo post, la sua unica patria.

Sciopero dei lavoratori dell'Università di Firenze, 17 novembre

17 novembre
Giornata internazionale dello Studente

SCIOPERO
per la giornata intera
delle lavoratrici e dei lavoratori
dell’Università di Firenze
e degli Enti di Ricerca

(per la prima e l’ultima ora
nelle Scuole e nell’AFAM)

MANIFESTAZIONE PROVINCIALE
ore 9.30
concentramento Piazza San Marco
e poi corteo

Per le lavoratrici e i lavoratori di Ateneo l’appuntamento è alle 9.30 in Piazza San Marco
sotto il Rettorato e dietro agli striscioni e bandiere della FLC-CGIL e della RSU di Ateneo

Alcuni motivi per scioperare e manifestare il 17:

- bloccano i contratti e le carriere del personale per 4 anni con una perdita del 15% negli stipendi e aumentano l’età pensionabile
- licenziano i precari e tagliano centinaia di migliaia di posti di lavoro
- tagliano di 1 miliardo e mezzo i finanziamenti all’Università con il rischio che almeno 38 atenei vadano in bancarotta nel 2011 (incluso Firenze)
- la contro-riforma Gelmini prevede la privatizzazione e l’aziendalizzazione dell’Università pubblica, annulla la rappresentanza democratica di tutte le componenti, rafforza il potere dei baroni, azzera le sentenze e i ricorsi legali dei lettori, sopprime la figura del Ricercatore a tempo indeterminato e istituzionalizza la figura del Ricercatore precario, abolisce il Diritto allo Studio con la sostituzione delle Borse di Studio con il Prestito d’Onore
- meno servizi, meno istruzione, meno formazione per tutti
 

Rompiamo il silenzio: i lavoratori della conoscenza chiedono ad alta voce
di fermare questo scempio per garantire un futuro di sviluppo al paese.


Federazione dei Lavoratori della Conoscenza FLC-CGIL Università di Firenze

mercoledì 10 novembre 2010

A cena, contro il sottroattraversamento TAV

LUNEDI 22 NOVEMBRE 2010
ORE 20.00
Cena di finanziamento
Circolo Silvano Corti, Via Sant'Andrea a Rovezzano, 70
Costo € 18 (parecchi prodotti bio e di produzione artigianale!), sconto per studenti e disoccupati.


[altri dettagli qui]

domenica 7 novembre 2010

Sabato 13 novembre convegno per San Salvi

Il Comitato “San Salvi chi può” si è costituito a ottobre del 2004, in seguito all’adozione da parte del Comune del Piano Urbanistico Esecutivo per l’area di San Salvi, piano che consentiva all’ASL di Firenze, ente pubblico proprietario dell’area, di operare lo smembramento del pregevole complesso architettonico dell’ex ospedale manicomiale, per attuare una grande centro direzionale e una massiccia speculazione immobiliare, compromettendone irreparabilmente l’unitarietà della struttura e l’integrità degli spazi a verde del Parco, risalenti al 1891.[continuare a leggere...]

Sabato prossimo, il Comitato San Salvi chi può organizza un convegno sul tema

QUALE FUTURO PER SAN SALVI
NELLA FIRENZE DI OGGI ?

Memoria da preservare e grande patrimonio per la collettività

sabato 13 novembre
Circolo ARCI “A. Del Sarto” – Via Manara 12, Firenze
Coordina: Franca Gianoni

 [altri dettagli qui...]

Alternativa Firenze invita tutti i propri aderenti e simpatizzanti a firmare l'appello del Comitato per San Salvi.