sabato 26 marzo 2011

Alternativa Toscana e la Piaggio di Pontedera

LA QUESTIONE PIAGGIO

Il copione di Torino, Marchionne-Mirafiori, va nuovamente in scena a Pontedera, con Colaninno-Piaggio, sia pure con alcune varianti significative. 
 
I fatti. Presso la sede dell’Unione industriali pisana Fim-Cisl, Uilm e Ugl hanno siglato il documento su cui si basa l’accordo con la Piaggio. Tale “accordo” porterà nell’immediato all’uscita dalla fabbrica di 400 lavoratori, di cui 300 operai e 100 impiegati, subordinando a questa procedura e all'andamento del mercato, le stabilizzazioni di altri 262 lavoratori già previste dal precedente accordo del 2009. Il risultato immediato è comunque un calo netto degli occupati del 10% e un conseguente aumento dei ritmi di lavoro, già insostenibili, per i restanti lavoratori. 

Nell’accordo, infatti, non ci sono garanzie né per gli aumenti dei ritmi che Piaggio chiederà per compensare 300 operai in meno sulle linee di montaggio, né per le ipotetiche future assunzioni, vincolate alla definizione dei programmi produttivi della Piaggio su cui i lavoratori non esercitano alcun potere decisionale. Nell’accordo, inoltre, manca qualsiasi cenno a un piano industriale che possa in qualche modo garantire i lavoratori, ed anzi, tutto lascia presagire la progressiva delocalizzazione in Asia di reparti addetti alla componentistica e ai motori.

I lavoratori della Piaggio, in assemblea, si sono espressi contro l’accordo e contro l’uso eventuale dello strumento referendario, che, come è già accaduto a Mirafiori, vede gli impiegati decidere quali debbano essere le condizioni di lavoro degli operai. Questa lotta è sostenuta e condivisa dalla RSU della FIOM. Diversamente dalla RSU, i vertici della FIOM provinciale, regionale e nazionale, contro il parere dei lavoratori, considerano complessivamente positivo l’accordo, e dopo non averlo firmato, chiedono un referendum a conferma del proprio orientamento. Che in Piaggio la FIOM non faccia proprio l’orientamento dei lavoratori e delle proprie RSU appare un passo indietro rispetto al coraggio dimostrato nelle lotte di Pomigliano e Mirafiori. Il fatto politicamente grave, è poi che a Pontedera, come a Torino (comuni amministrati dal centro sinistra), il PD si è schierato dalla parte della Piaggio esortando gli operai ad essere “responsabili”, quindi accettare senza discutere, peggioramento delle condizioni di lavoro, di vita, di salute ecc. 

Il vero problema, però, non è la posizione politica del PD (ci sarebbe da stupirsi del contrario) ma la posizione della FIOM che smentisce i suoi delegati della RSU che interpretano la combattività degli operai, e che contraddice la linea seguita nel caso di Pomigliano e Mirafiori, dove un SI estorto agli operai col ricatto di un futuro occupazionale compromesso, -proprio come potrebbe succedere alla Piaggio- aveva giustamente portato a non firmare gli accordi.

Questa vicenda della Piaggio, che segue quella degli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori, pone però alcuni problemi, di ordine più generale che impongono una riflessione ad ampio spettro su tutta la questione del lavoro, del ruolo dei partiti e del sindacato nel quadro attuale. Fatte salve le contingenze immediate che devono essere affrontate bisogna prendere atto di alcuni punti fermi.

C’è una verità amarissima per tutti: il modello sociale, riformista o socialdemocratico o come lo si vuol chiamare, che ha regolato il capitalismo dal secondo dopoguerra fino a circa alla metà degli anni Settanta è finito e non può più essere riesumato. Spazi possibili di mediazione tra capitale e lavoro non ci sono più. La prova sperimentale che questo è il quadro reale in cui si opera è data dal fatto che chiamiamo “accordi” quello che in realtà sono comunicazioni unilaterali delle imprese ai lavoratori. Comunicazioni che vanno tutte nella stessa direzione di Pomigliano, Mirafiori e Piaggio. Parlare di “accordi” in questi frangenti è ragionare ancora con categorie mentali che appartengono a una storia finita, quella delle battaglie sindacali degli anni d’oro del capitalismo. 
 
Il sindacato, in questo contesto è chiamato solo a ratificare, sempre e comunque. 
 
La lotta degli operai e dei delgati RSU-FIOM che rifiutano tali accordi è lotta sacrosanta che va sostenuta e valorizzata. Per poter vincere, questa lotta ha bisogno di un progetto sociale e politico di profonda trasformazione che la maggiori organizzazioni sindacali oggi non sembrano interessate a elaborare. Alternativa vuole essere uno dei luoghi di elaborazione di un tale progetto. C'è bisogno di un mondo diverso. C’è bisogno di Alternativa.

venerdì 18 marzo 2011

Appello contro l'intervento militare in Libia

UnitieDiversi ha promosso una petizione online per chiedere che non si proceda militarmente a violare la sovranità della Libia. La guerra civile che è in atto in quel paese non può fungere in alcun modo da pretesto per giustificare l'ennesima "guerra umanitaria" promossa dall'occidente, il cui unico interesse è la posta in sicurezza delle risorse energetiche della Libia.

mercoledì 16 marzo 2011

Firenze, sabato 19 marzo "Camminata verso i cantieri"

NO AI TUNNEL TAV
NO ALLA STAZIONE FOSTER

UN ERRORE PER LA CITTA'
UN ENORME PROBLEMA PER IL QUARTIERE
UN DISASTRO PER I CONTI PUBBLICI

SABATO 19 MARZO

MANIFESTAZIONE

ORE 10.00

ritrovo in PIAZZA DALMAZIA
"camminata verso i cantieri”

PER FERMARE LA FOLLIA TAV

PER DIFENDERSI ASSIEME, PER NON ESSERE SCHIACCIATI UNO AD UNO

lunedì 14 marzo 2011

Arezzo, incontro con Giulietto Chiesa

Venerdì 18 marzo alle 22
Arezzo
presso il Circolo Aurora
P.za S. Agostino 22

Incontro con

Giulietto Chiesa


riflessioni sulla crisi mondiale


e


presentazione del laboratorio politico-culturale


Alternativa

LocandinaAlternativaArezzo1

mercoledì 9 marzo 2011

Firenze,Convegno "La nostra salute e l'ambiente metropolitano: minacce e difese"

perUnaltracittà - lista di cittadinanza

Come ci si difende da smog e inquinamento in città?
Quali le minacce alla nostra salute?
Come deve intervenire la politica?

perUnaltracittà vi invita a partecipare al Convegno

La nostra salute e l'ambiente metropolitano: minacce e difese
2 aprile 2011
, ore 10.00 - 13.00; Palazzo Vecchio - Salone de' Dugento, Firenze

Accetta l'invito su: http://www.facebook.com/event.php?eid=167768329940633
Aggiornamenti su: http://bit.ly/ilconvegno

***

Introduce: Gian Luca Garetti (Medicina Democratica-ISDE)
Coordina: Valeria Nardi (Coordinamento Comitati Piana Fi-Po-Pt)

intervengono:

Ernesto Burgio (coordinatore Comitato Scientifico ISDE)
"Inquinamento urbano: quali sono i veri rischi per la salute?"

Maria Grazia Petronio (vice presidente ISDE Italia)
"Inquinamento urbano: le morti evitabili”

Giorgio Pizziolo (urbanista, Università di Firenze)
"Territorio e salute: il caso della Piana"

Tiziano Cardosi (Comitato contro il sottoattraversamento Tav)
"Controlli cantieri Tav: un gran polverone"

Giandomenico Savi
(architetto)
"Il verde e la nostra salute"

Conclusioni
Ornella De Zordo, capogruppo perUnaltracittà

E' stata invitata la Rete No Smog Firenze

***

A cura di perUnaltracittà
in collaborazione con Medicina democratica - sezione Pietro Mirabelli - Firenze
Coordinamento Comitati della Piana Fi-Po-Pt
Comitato contro il sottoattraversamento Tav Firenze
Comitato Sansalvichipuò

martedì 8 marzo 2011

Venerdì 11 marzo presentazione del libro "La Società dei Beni Comuni"

Associazione x sinistra Unita e Plurale di Firenze- rete@ sinistra
e Casa editrice Ediesse
in collaborazione con la Feltrinelli Firenze
presentano

La società dei beni comuni.

Una rassegna a cura di Paolo Cacciari, edita da Ediesse.

Venerdì 11 marzo, ore 17.30

FIRENZE

Feltrinelli International- via Cavour 12

Il libro rappresenta il primo frutto importante di un gruppo di riflessione dell’Officina delle idee di Rete@sinistra, e raccoglie dicannove saggi/interventi, che, in uno scambio interdisciplinare e in un intreccio fra buone teorie e buone pratiche, propongono risposte a domande sempre più urgenti: cosa sono i beni comuni, come si riconoscono, come si possono gestire.

E’ dedicato alle unmilionequattrocentocinquemilatrentasette persone che hanno firmato la richiesta di referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua, affermandone il carattere indiscutibile di “bene comune”.

Aria, acqua, terra, energia e conoscenza sono risorse speciali, beni primari da cui tutto dipende e la cui fruizione richiede quindi attenzioni particolari. L’applicazione a tali beni della logica del mercato ha sperimentato, infatti, i più clamorosi fallimenti.
Il riconoscimento del Nobel all’economista Elinor Ostrom dimostra che il pensiero unico neoliberista sta incrinandosi anche dentro l’accademia.

Ma nella sfera politica (specie in quella italiana) non vi è ancora traccia di ravvedimento: la saga delle privatizzazioni procede, ma cresce anche l’opposizione da parte di numerosi gruppi di cittadinanza attiva, di comitati, di associazioni in nome di una società più consapevole nei riguardi della natura e più responsabile nei confronti di tutta la comunità umana.

PARTECIPANO:
Mario Pezzella e Pippo_jedi (Filippo Zolesi), autori di due saggi

ne discutono con:

Mercedes Frias |Camilla Lattanzi , Associazione ConsumAttori e GASsolotto | Enzo Mazzi | Roberto Spini, Comitato Referendario “2 SI’ per l’Acqua Bene Comune” Firenze |

Introduce Anna Picciolini.

Una riforma tributaria in senso costituzionale

 
SESSIONE DIDATTICA
"CONSIDERAZIONI
 PER UNA RIFORMA TRIBUTARIA

IN SENSO COSTITUZIONALE"
Analisi condotte da:

Roberto Innocenti Torelli


Claudio Mazzoccoli



VENERDI  11 MARZO 2011   -   ORE: 20.30

CIRCOLO ARCI “R. ANDREONI” -
COMMISSIONE CULTURA


FIRENZE,  VIA A. D’ORSO 8


confermare la presenza alla email articolo53@gmail.com