“I servizi della Commissione provvederanno a
esaminare la Vostra denuncia secondo il pertinente
diritto dell’Unione europea e Vi informeranno degli
esiti dell’esame e dell’eventuale andamento della
procedura d’infrazione”. Così
risponde il Commissario europeo all’Ambiente, lo
sloveno Janez Potočnik, al
pressante reclamo inoltrato a luglio dall’'Associazione
toscana Idra
a proposito dei rischi che corrono il Bel Paese e la
città di Firenze per effetto delle nuova
regolamentazione del governo italiano sulle terre da
scavo.
I milioni di metri cubi di terra da estrarre
dalle viscere della città eretta dall’'UNESCO a patrimonio
mondiale dell’'Umanità rappresentano uno dei
nodi critici della cantierizzazione TAV a Firenze: negli
stretti confini comunali sono previsti, a poca
distanza dalla cupola del Brunelleschi e direttamente
sotto monumenti storici come la Fortezza medicea di
San Giovanni Battista e l’Arco dei Lorena, sono
previsti 15 km di scavi, per due tunnel orientati
ortogonalmente alle linee di scorrimento della falda
acquifera, con una faraonica stazione sotterranea
progettata accanto al subalveo di un affluente
dell’Arno, il Mugnone, storicamente delicatissimo,
esondato l’ultima volta nel 1992 proprio in
quest’area, dove anche un altro torrente, il Terzolle,
è uscito dagli argini nel ‘92.
In una lettera inviata il
23 giugno '99 all’allora sindaco di Firenze Leonardo
Domenici, il presidente dell'associazione di
volontariato Idra Girolamo
Dell'Olio faceva presente a Domenici che "là dove il
tracciato del doppio tunnel sotterraneo descrive una
curva a 90 gradi sotto le residenze di centinaia di
cittadini, e poi una seconda curva a 90 gradi sotto
la Fortezza medicea di San Giovanni Battista, la
storia ci insegna che giaceva fino al '500 l'alveo
del Mugnone, se è vero che anche il Calandrino
del Boccaccio, attirato nella trappola
dell'elitropia da Bruno e Buffalmacco, "in sul
far del dì si levò, e chiamati i compagni, per la
porta a San Gallo usciti e nel Mugnon discesi,
cominciarono ad andare in giù, della pietra cercando".
Ma non è solo l'area di piazza della Libertà a
essere interessata da una consistente falda
acquifera. Non occorre risalire al Trecento per
trovare testimonianze di abbondanti acque
sotterranee anche nella zona di Piazza delle Cure e
di Viale don Minzoni".
“E’ prassi consolidata della Commissione
contattare le autorità degli Stati membri
interessati per chiedere informazioni o cercare
soluzioni”, scrive a Idra Ion
Codescu, capo unità dell’ufficio che si occupa di
applicazione, coordinamento per le infrazioni e
aspetti giuridici della Direzione Generale Ambiente.
La pratica di Idra,
scrive Codescu, potrebbe essere registrata e trattata
nell’ambito di un progetto pilota, “EU Pilot”, che la
Commissione ha recentemente attivato dopo aver “concordato con
vari Stati membri di collaborare per rendere più
rapido ed efficace questo processo di scambio di
informazioni e di soluzione dei problemi”.
Idra ha
risposto con gratitudine all’avvenuto accoglimento,
a Bruxelles, dell’SOS da Firenze,
condividendo che si conferisca la massima rapidità
all’istruzione della pratica “vista l’urgenza
della materia, per i destini della nostra cara e
insostituibile Firenze (della quale c’è un
solo esemplare, sembra, su questo pianeta
Terra…)”. E aggiunge: “Desideriamo qui
ricordare, al riguardo, che i Governi italiani hanno
potuto impunemente dare esecuzione per ben sei anni,
ad esempio nel caso della Legge 21 dicembre 2001, n.
443 (nota come “legge obiettivo”), a norme in
materia di rifiuti che una sentenza emessa dalla
Corte di Giustizia europea ha condannato nel
dicembre 2007 come incompatibili con le direttive
europee. Temiamo
perciò che
la città patrimonio dell’Umanità chiamata Firenze
risulti irreversibilmente impattata e violata
(come è successo per gli acquiferi dell’Appennino
tosco-emiliano in Siti di Importanza Comunitaria,
con effetti anche qui permanenti, sempre in
conseguenza della cantierizzazioni TAV), se una
condanna europea dovesse intervenire, anche in
questo caso, a distanza di così tanto tempo
dall’avvio delle cantierizzazioni per gli scavi
TAV nel capoluogo toscano, che la stampa
locale annuncia come imminenti”.
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