martedì 29 maggio 2012

I Comitati rispondono a Rossi su Tav e inceneritori.

Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

Firenze, 28 maggio 2012

Egregio Presidente,
come cittadine/i di gruppi e comitati che si oppongono alla realizzazione di “grandi opere” (che noi definiamo documentatamente “inutili”) e di “termovalorizzatori” (che in Europa si chiamano inceneritori) ci sentiamo in obbligo di rispondere ad alcune sue dichiarazioni rilasciate in questi giorni:
“Dico no all’ambientalismo di destra, cioè all’ecologia antimodernista e contraria allo sviluppo di chi è contro la Tav e i termovalorizzatori”
Crediamo sia opportuno farle diverse precisazioni per evitarle futuri fraintendimenti.
Molti di noi non si definiscono più ambientalisti, dopo aver visto cosa è stato ed è l'”ambientalismo del fare”.
Parlare di destra e antimodernismo è fuorviante; siamo semplicemente donne e uomini che non accettano di vedere la loro città preda della speculazione e del cemento, non accettano che si possa vendere la salute delle persone per realizzare profitti privati, non vogliono la propria casa danneggiata senza alcuna utilità pubblica, non vogliono vedere il patrimonio urbano, sociale e artistico della loro città venduto e a rischio per gli interessi di pochi maneggiatori delle ruspe, non sopportano di veder sperperate le risorse pubbliche (quindi anche nostre) in opere inutili e/o dannose.
Da anni sui temi delle “grandi opere inutili”, della raccolta dei rifiuti, delle privatizzazioni cerchiamo un confronto da sempre negato; da anni abbiamo elaborato alternative che sarebbero vantaggiose per l'intera società, ma si sono rivolti gli occhi altrove, agli interessi della grande impresa parassitaria e delle banche.
Tutte le giustificazioni alle grandi opere come il Passante TAV di Firenze, si stanno rivelando fasulle:

    * fino a poco tempo fa ci sentivamo dire che la linea TAV del Mugello avrebbe collegato Livorno con il Nord Europa, che quella linea avrebbe fatto esplodere il trasporto delle merci su rotaia; ci dica signor Presidente, quanti treni sono merci sono passati dalla linea TAV? Quante tonnellate? Nemmeno una; lo sa vero?
    * Abbiamo sentito che le nuove linee e il Sottoattraversamento TAV di Firenze saranno l'occasione per “liberare i binari per i treni regionali”. Quali treni Presidente, se sulla linea che va a Bologna passando da Prato c'è praticamente un deserto, se i treni regionali impiegano 30 minuti in più rispetto agli anni passati? Di quale servizio regionale stiamo parlando, se da anni assistiamo solo a tagli e riduzioni di servizi?

Ci definisce “di destra”; di quale destra o sinistra sta parlando signor Presidente? Noi vediamo che nella follia della corsa al profitto ormai sono immerse anche le “cooperative”, quelle strutture che un secolo fa erano nate come baluardo a difesa del lavoro e dei lavoratori. Vediamo che queste cooperative si muovono con il più spregiudicato cinismo imprenditoriale; stanno realizzando opere che non ci paiono propriamente “di sinistra”, come la basi militari di Sigonella e di Vicenza, oppure raschiano il terreno di Firenze solo in vista dei miliardi che sono stati promessi. Noi non vediamo “destra e sinistra”, ma solo un unico, globale partito degli affari.
Ci viene detto che “grandi opere” e inceneritori creano lavoro

    * signor Presidente, è ampiamente dimostrato che la raccolta differenziata spinta con il ‘porta a porta’ - che la civile Toscana continua a non adottare, invece dell'incenerimento - creerebbe molti più posti di lavoro e di miglior qualità a parità di costi, recuperando le materie prime che stanno volgendo sempre più velocemente al termine, riutilizzandole per fare altre cose. Con poche decine di lattine si fa una bicicletta e con poche bottiglie di plastica si può fare una felpa, ma la Toscana in fatto di differenziata e di riduzione è ancora ben al di sotto degli obiettivi che la stessa Regione si è data.
    * Lei sa che genere di lavoro è stato quello nei cantieri TAV o della Variante di Valico? Conosce tutti i giochi di appalti e subappalti che hanno finito per ricadere solo sugli ultimi, cioè i lavoratori? Sa che si avrebbero molti più posti di lavoro e di qualità migliore se si decidessero opere necessarie come il potenziamento dei trasporti regionali o la messa in sicurezza del territorio?

Le “grandi opere inutili”, inceneritori compresi, non generano crescita economica, non sono una leva keynesiana per lo sviluppo; al contrario sono solo uno strumento di concentrazione di  ricchezza pubblica nelle mani dei pochi costruttori, in stretta sinergia col sistema bancario.
C'è un'ultima illusione che vorremmo togliere: il welfare che lei dice di voler salvare è assolutamente incompatibile con le politiche di privatizzazione, di realizzazione di opere inutili. I soldi che vengono destinati alle infrastrutture inutili e all'incenerimento sono tolti proprio dai servizi per i cittadini, dalla sanità, dal sistema previdenziale, dalla scuola.  La modernità di cui Lei si fa campione, signor Presidente è, nella sostanza, la solita ricetta vigente da millenni che vede una minoranza privilegiata arricchirsi sempre di più a scapito della collettività.
Noi capiamo che ormai siamo in vista delle elezioni politiche, ma ci creda, l'unica cosa che dovrebbero fare tutti i partiti, sarebbe quella di ritrovare un po' di credibilità, non di giocare sullo scacchiere di alleanze strumentali.
Nella speranza di avere finalmente un dialogo con Lei e la Sua istituzione, La salutiamo cordialmente.

Coordinamento dei Comitati ATO Toscana Centro
Medicina Democratica, sez. Pietro Mirabelli, Firenze
Comitato Notunneltav Firenze

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